Gesù Luce del mondo

Noi crediamo, Signore, alla tua parola

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/1/2014, 10:29
Avatar

founder

Group:
Member
Posts:
114,397
Location:
FOVALO

Status:


Noi crediamo, Signore, alla tua parola

19.01.2014



Nm 20,2.6-13; Sal 94; Rm 8,22-27; Gv 2,1-11



Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. (Rm 8,22)



L'apostolo Paolo riflette le nostre angosce, i dubbi e le insicurezze, come gemiti di chi ancora non è nella pienezza della propria vita, ma ancora attende che si perfezioni in sè il vero destino, essere figli di Dio.

Una realtà promessa, non un sogno o un'illusione, ma la redenzione piena e concreta di tutto noi stessi. E nel frattempo cosa accade? La continua vicinanza di Dio che ci sollecita a non perderci d'animo, a non ribellarci alla sua parola, perchè lui provvede a ciò che deve avvenire, e mantiene la sua alleanza.

Come l'acqua donata a Meriba agli israeliti che si erano scoraggiati o l'acqua tramutata in vino da Gesù a Cana perchè la gioia dei commensali non venisse meno.



Preghiamo col Salmo



Venite, cantiamo al Signore,

la roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie,

a lui acclamiamo con canti di gioia.

 
Top
view post Posted on 21/1/2014, 16:49
Avatar

founder

Group:
Member
Posts:
114,397
Location:
FOVALO

Status:


Noi crediamo, Signore, alla tua parola

21.01.2014



Sir 44,1;45,23-46; Sal 77; Mc 3,22-30



Diremo alla generazione futura le lodi del Signore. (Sal 77)



La fede passata dai padri ai figli, dai grandi profeti ai giovani d'oggi, perchè le virtù dei padri non scompaiano, è l'intento del Siracide che ci tramanda le figure degli uomini illustri che hanno servito il Signore e si sono mantenuti a lui fedeli.

Mentre l'evangelo di Marco ci porta alla più sottile ostilità al Cristo, alla bestemmia contro lo Spirito: consiste nel giudicare Cristo posseduto da spirito demoniaco anzichè dallo Spirito di Dio. E' una question molto seria perchè Gesù la affronta apertamente e contrasta la posizione di quegli scribi che lo dicevano 'posseduto da Beelzebul' affermando che uno non potrebbe andare contro la sua stessa natura e lui, Gesù, i demoni li combatte e li sconfigge. quindi non può essere risanato chi vuole a tutti i costi identificare Gesù con un demonio.



Preghiamo col Salmo



Il Signore li fece entrare nei confini del suo santuario,

questo monte che la sua destra si è acquistato.

Scelse la tribù di Giuda,

il monte Sion che egli ama.

Egli scelse Davide suo servo

e lo prese dagli ovili delle pecore.
 
Top
view post Posted on 22/1/2014, 09:51
Avatar

founder

Group:
Member
Posts:
114,397
Location:
FOVALO

Status:


Noi crediamo, Signore, alla tua parola

22.01.2014

Sir 44,1;46,6e-10; Sal 105; Mc 3,31-35



Nei tempi della storia ci furono sempre personaggi coerenti e retti di cuore, fedeli ai comandi del Signore e giusti versi i fratelli: costituiscono fari luminosi per tutte le generazioni. (Sir 46)



Il legame con Cristo si stabilisce mediante il compimento della volontà di Dio: non conta la relazione diretta di parentela. Non ci sono privilegi, nè situazioni prestabilite che ci rendono figli, fratelli e sorelle di Gesù: vale l'ordine della grazia, della fede e della volontà di vivere in Cristo. Ciascuno sceglie di porsi alla sequela di Gesù, in obbedienza al Padre. Obbedire a Dio significa essere disponibili ad ascoltare la sua Parola, ad aderire al suo piano di salvezza, fidarsi pienamente di lui.



Preghiamo col Salmo



Ricordati di me, Signore, per amore del tuo popolo,

visitami con la tua salvezza,

perchè io veda il bene dei tuoi eletti,

gioisca della gioia del tuo popolo,

mi vanti della tua eredità.
 
Top
view post Posted on 23/1/2014, 09:52
Avatar

founder

Group:
Member
Posts:
114,397
Location:
FOVALO

Status:


Noi crediamo, Signore, alla tua parola

23.01.2014

Sir 44,1; 46,13a.19 - 47,1; Sal 4; Mc 4,1-20





Samuele, amato dal suo Signore,/ prima dell’ora del suo sonno eterno / attestò davanti al Signore e al suo unto:/ «Né denari né sandali/ ho preso da alcuno»,/ e nessuno poté contraddirlo. (Sir 46)



Il profeta Samuele può vantare di non aver preso nulla per il suo servizio al Signore, ma ogni sua parola e atto sono stati connotati da generosità e dedizione. E questa è l'eredità di un grande testimone.

Così è la piena dedizione di Gesù al disegno salvifico di Dio verso l'umanità. L'atto redentore di Cristo, morto sulla croce e risorto, ci libera dal peccato e ci apre l'accesso a Dio: ci libera dal peccato e ci dà una vita nuova. Grazie all'azione dello Spirito Santo noi diventiamo figli di Dio. Il seme della parabola è simbolo della Parola di Dio; i diversi terreni su cui cade il seme rappresentano le differenti disposizioni d'animo con cui accogliamo o meno la Parola. L'invito del vangelo è di essere attenti nell'ascolto, docili nella messa in pratica e impegnati a tradurre l'insegnamento in opere buone.



Preghiamo col Salmo



Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;

il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Tremate e più non peccate,

nel silenzio, sul vostro letto,

esaminate il vostro cuore.
 
Top
3 replies since 19/1/2014, 10:29   109 views
  Share