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28 marzo
+ Monticiano, 1311 circa
Martirologio Romano: A Monticiano presso Siena, beato Antonio Patrizi, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, che fu vero amante dei fratelli e del prossimo.
L’Italia è il primo paese occidentale ove il cristianesimo ha trovato sin dagli albori terreno fertile ove attecchire e portare copiosi frutti di santità. Purtroppo questo grande patrimonio di testimonianza e fedeltà a Cristo è spesso sconosciuto e soprattutto ai giorni nostri è a rischio di cadere nell’oblio più assoluto. Parecchi personaggi medioevali, per i quali la Chiesa si è premurata di ufficializzare il riconoscimento della loro santità, sono oggi dimenticati o comunque il loro culto è ormai limitati alla chiesa o al paese ove riposano le loro spoglie. E’ questo il caso anche del Beato Antonio Patrizi di Montigiano, cui poche ed incerte sono le notizie sulla sua vita. Nato a Siena verso la prima metà del XIII secolo da una nobile famiglia, entrò nell’eremo agostiniano di Lecceto, per poi passare a Monticiano ove morì all’inizio del secolo seguente, forse verso il 1311. Solo una volta si era concesso una pausa recandosi in visita all’amico e confratello Pietro nel vicino eremo di Camerata. Due anni dopo la morte i suoi resti furono traslati dal cimitero comune per essere collocati in un’urna lignea sotto un altare. Altre traslazione pare avvennero nel 1616 e nel 1700. Sin dal 1313 esistette una confraternita intitolata al beato, il cui culto fu confermato solo nel 1804 dal pontefice Pio VII.
Autore: Fabio Arduino
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