Martedì 01 Febbraio 2011
San Trifone
Martire
Trifone nacque a Lampsaco (oggi Lapseki), in Frigia (odierna Turchia nord-occidentale), nel 232 da genitori cristiani.
Secondo la tradizione orientale, sin da bambino Trifone si consacrò con diligenza allo studio delle Sacre Scritture ed alla conoscenza del Santo Vangelo.
Nell'anno 250, imperatore Decio, vi fu una delle più crudeli ed atroci persecuzioni contro i cristiani : Trifone fu arrestato e torturato per non aver obbedito all’editto imperiale, che prescriveva di onorare gli dèi pagani, per cui fu decapitato, il 2 febbraio, a Nicea (Asia Minore), all’età di diciotto anni.
Secondo racconti agiografici, di cui il documento più antico risale all’VIII secolo, Trifone viene presentato come un giovane pastore di oche, capace di operare guarigioni ed esorcismi.
Era tenuto in grande considerazione dai contadini greci per la salvaguardia delle coltivazioni dalle invasioni di cavallette, dalle infestazioni di rettili, insetti ed altre specie di animali nocivi.
Nel VI secolo, a Costantinopoli, c'erano due basiliche intitolate al santo, la prima voluta dall’imperatore Giustiniano (565) e la seconda dall’imperatore Giustino II (578).
Nell’809 dei mercanti veneziani trafugarono le reliquie del santo da Costantinopoli e, in seguito ad un presunto miracolo, le lasciarono a Cattaro, nell’attuale Montenegro, dove fu proclamato patrono della città e fu eretta una basilica in suo onore; è qui che si conservano la testa e parte del corpo mentre altre reliquie si trovano un po’ disseminate anche in diverse città italiane.
Il culto per il santo, infatti, è molto diffuso anche in Italia dove in molte città S. Trifone fa figura di patrono anche se in certi casi non è più festeggiato.
Anche a Roma, verso la fine del X secolo, fu costruita una chiesa in Campo Marzio, San Trifone in Posterula, distrutta alla metà del Settecento per l’ampliamento dell’attuale chiesa di S. Agostino.
La chiesa locale festeggia S. Trifone il 10 novembre, data della traslazione delle ossa da Cattaro a Roma, mentre il Martirologio Romano lo pone al primo febbraio.