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San Silvestro I Papa

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view post Posted on 30/12/2010, 19:50

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31 dicembre - Memoria Facoltativa

m. 335


(Papa dal 31/01/314 al 31/12/335)
Silvestro è il primo Papa di una Chiesa non più minacciata dalle terribili persecuzioni dei primi secoli. Nell’anno 313, infatti, gli imperatori Costantino e Licinio hanno dato piena libertà di culto ai cristiani, essendo papa l’africano Milziade, che è morto l’anno dopo. Gli succede il prete romano Silvestro. A lui Costantino dona come residenza il palazzo del Laterano, affiancato più tardi dalla basilica di San Giovanni, e costruisce la prima basilica di San Pietro. Il lungo pontificato di Silvestro (21 anni) è però lacerato dalle controversie disciplinari e teologiche, e l’autorità della Chiesa di Roma su tutte le altre Chiese, diffuse ormai intorno all’intero Mediterraneo, non è ancora affermata. Nel Concilio di Arles (314) e di Nicea (325) papa Silvestro non ha alcun modo di intervenire: gli vengono solo comunicate, con solennità e rispetto, le decisioni prese. Fu il primo a ricevere il titolo di «Confessore della fede».

Etimologia: Silvestro = abitatore delle selve, uomo dei boschi, selvaggio, dal latino

Martirologio Romano: San Silvestro I, papa, che per molti anni resse con saggezza la Chiesa, nel tempo in cui l’imperatore Costantino costruì le venerande basiliche e il Concilio di Nicea acclamò Cristo Figlio di Dio. In questo giorno il suo corpo fu deposto a Roma nel cimitero di Priscilla.

Èil primo Papa di una Chiesa non piùminacciata dalle terribili persecuzionidei primi secoli. Nell’anno 313, infatti,gli imperatori Costantino e Liciniohanno dato piena libertà di culto ai cristiani,essendo Papa l’africano Milziade,che è morto l’anno dopo. Gli succede ilprete romano Silvestro. A lui Costantinodona come residenzail palazzo del Laterano,affiancato più tardidalla basilica di SanGiovanni, e costruiscela prima basilica di SanPietro.
In pace con l’autoritàcivile, ma non tra diloro: così sono i cristianidel tempo. Il lungopontificato di Silvestro(ben 21 anni) è infattitribolato dalle controversiedisciplinari e teologiche, e l’autoritàordinaria della Chiesa di Roma sututte le altre Chiese, diffuse ormai intornoall’intero Mediterraneo, non è ancoracompiutamente precisata.
Costantino, poi, interviene nelle controversiereligiose (o i vescovi e i fedelilo fanno intervenire) non tanto per “abbassare”Silvestro, ma piuttosto per dare tranquillità all’Impero. (Tanto piùche lui non è cristiano, all’epoca; e infondataè la voce secondo cui l’avrebbebattezzato Silvestro).
Costantino indice nel 314 il Conciliooccidentale di Arles, in Gallia, sulla questionedonatista (i comportamenti deicristiani durante le persecuzione di Diocleziano).E sempre lui,nel 325, indice il primoConcilio ecumenico aNicea, dove si approvail Credo che contro ledottrine di Ario riaffermala divinità di GesùCristo («Dio vero daDio vero, generato noncreato, della stessa sostanzadel Padre»).
Papa Silvestro non haalcun modo di intervenirenei dibattiti: glivengono solo comunicate, con solennitàe rispetto, le decisioni prese. E, insomma,ci appare sbiadito, non per colpasua (e nemmeno tutta di Costantino); ècome schiacciato dagli avvenimenti.Ma pure deve aver colpito i suoi contemporanei,meglio informati di noi:tant’è che, appena morto, viene subitoonorato pubblicamente come “Confessore”.Anzi, è tra i primi a ricevere questotitolo, attribuito dal IV secolo in poia chi, pur senza martirio, ha trascorsouna vita sacrificata a Cristo.
Silvestro è un Papa anche sfortunatocon la storia, e senza sua colpa: per alcunisecoli, infatti, è stato creduto autenticoun documento, detto “donazione costantiniana”,con cui l’imperatore donavaa Silvestro e ai suoi successori la cittàdi Roma e alcune province italiane;un documento già dubbio nel X secoloe riconosciuto del tutto falso nel XV.
Un anno dopo la sua morte, a papa Silvestroera già dedicata una festa al 31dicembre; mentre in Oriente lo si ricordail 2 gennaio.

Autore: Domenico Agasso

 
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view post Posted on 31/12/2011, 10:51

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ORDINE di SAN SILVESTRO PAPA

L’Annuario Pontificio descrivendo l’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa così recita: Tratto dalla Milizia Aurata con questo titolo il 31 ottobre 1841 da Gregorio XVI; riformato da San Pio X il 7 febbraio 1905. In effetti, con il titolo aggiuntivo di San Silvestro I Papa, l’Ordine dello Speron d’Oro o della Milizia Aurata aveva ritrovato , sotto il pontificato di Gregorio XVI, il suo antico splendore. Con la riforma degli Ordini Equestri Pontifici avvenuta sotto il pontificato di San Pio X con la Bolla Multum ad excitandos del 7 febbraio 1905, venne tratto, dall’Ordine dello Speron d’oro o Milizia aurata, un nuovo Ordine cavalleresco pontificio, quello di San Silvestro I Papa. Attualmente, dopo la riforma disposta dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II in data 2 giugno 1993, l’Ordine risulta suddiviso nelle seguenti classi:

Cavaliere di Gran Croce - Commendatore con Placca - Commendatore - Cavaliere - Dama di Gran Croce - Dama di Commenda con Placca - Dama.

L’ Ordine Equestre di San Silvestro Papa ha però mantenute le insegne del 1841 proprie dell’Ordine dello Speron d’oro o della Milizia Aurata, mentre, sempre con il Breve del 1905, l’Ordine dello Speron d’oro cambiò radicalmente le proprie insegne, assumendo una croce biforcata o ottagona di giallo, con nastro di rosso bordato di bianco. La decorazione dell’Ordine silvestriano è quindi quella primitiva e prestigiosa della Milizia Aurata e consiste in una croce biforcata o ottagona smaltata di bianco e accantonata da quattro raggi d’oro, caricata in cuore da uno scudetto circolare smaltato d’azzurro riportante la santa immagine del Sommo Pontefice San Silvestro I, in oro, con la dicitura “Sanctus Silvester P.M.”. Nel rovescio della croce, sempre su scudetto circolare posto in cuore appare la legenda “MDCCCXLI - MDCCCCV”, riferendosi alla Milizia Aurata ed alla riforma del 1905. Il nastro dell’Ordine è invece di nero con tre pali di rosso, due ai lati ed uno al centro: Da osservare infine che originariamente il nastro dell’Ordine dello Speron d’oro o della Milizia aurata era di rosso, ma poi per non confondere l’Ordine cavalleresco con quello francese della Legion d’onore, vennero posti sul nastro di rosso, due pali di nero. Al pari degli altri Ordini equestri pontifici, l’Ordine silvestriano dispone di uniforme. La divisa è di panno nero a falda lunga con collo, paramani e tasche in seta nera, con ricchi ricami in oro. Anche i pantaloni sono di panno nero con banda d’oro, riccamente ornata con foglie d’alloro. Il copricapo nero di felpa, si completa con il piumaggio di bianco. L’uniforme si completa con lo spadino ed altri accessori. L’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa viene conferito ai laici particolarmente benemeriti della Chiesa e delle opere cattoliche.

LA CROCE PRO ECCLESIA ET PONTIFICE

Tale decorazione, che non comporta un titolo cavalleresco, venne istituita dal Sommo Pontefice Leone XIII il 17 luglio 1888, con le Lettere Apostoliche Quod Singulari Dei Concessu , con lo scopo di dar vita ad una distinzione d’onore, in occasione del suo giubileo sacerdotale. La decorazione, agli inizi, si divideva in tre classi: d’ oro, d’argento e di bronzo, ma nel 1908 il Sommo Pontefice San Pio X dispose che fosse solo in oro. L’insegna era una croce gigliata, accantonata da quattro gigli, caricata in cuore da un medaglione con l’effigie di Papa Leone XIII e la legenda: “Leo XIII P. M. ANN.X”, appesa ad un nastro di rosso con due righe bianche, ciascuna a sua volta caricata da un sottile filetto giallo. Con il pontificato di Paolo VI la croce porta invece per effigie i Santi Pietro e Paolo apostoli e per nastro il giallo ed il bianco, i colori pontifici. La decorazione viene conferita sia ai laici ( uomini e donne) e sia agli ecclesiastici, per rimeritare le benemerenze verso la Chiesa e la persona del Romano Pontefice.

LA MEDAGLIA BENEMERENTI

Tale decorazione, che non comporta titolo cavalleresco, venne istituita dal Santo Padre Pio VII come medaglia di benemerenza nelle tre classi in oro, in argento e in bronzo, recando incisa effigie del Pontefice regnante e nel rovescio la dicitura “BENEMERENTI”. Dal tempo di Paolo VI la decorazione è di foggia moderna e viene conferita per premiare le benemerenze verso la Chiesa e la persona del Romano Pontefice.

 
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