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San Virgilio (Vigilio?) di Salisburgo Vescovo

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view post Posted on 27/11/2010, 13:11

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27 novembre

Irlanda, inizio VIII secolo - Salisburgo, 27 novembre 784



Fu monaco ed in seguito divenne abate del monastero Achadh-bo-Cainningh, poi si recò in Gallia a Kiersy. Fu quindi mandato da Pipino il Breve a reggere la diocesi di Baviera, ma non fu consacrato vescovo per ragioni politiche in seguito alla morte di San Bonifacio. A lui si deve la prima organizzazione della diocesi di Salisburgo e l’evangelizzazione delle regioni slave della Carinzia, della Stiria e della Pannonia.

Etimologia: Virgilio = verdeggiante, dal latino

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Salisburgo in Baviera, nell’odierna Austria, san Virgilio, vescovo, uomo di grande cultura, che, di origine irlandese, con il favore del re Pipino, fu posto alla guida della Chiesa di Salisburgo, dove costruì la cattedrale in onore di san Ruperto e si prodigò per diffondere la fede tra gli abitanti della Carinzia.
Onorato da vivo e da morto, ma poidimenticato, questo santo è statoriscoperto nella sua diocesi quasi cinquesecoli dopo, e canonizzato. Poi, peraltri cinque secoli, rieccolo ancora “precario”,prima di essere infine registratonel Martirologio romano. Virgilio (Vergilius)è la trasposizione latina di Fergal, ilsuo nome d’origine nella linguaceltica dell’Irlanda, l’isola,che non è stata mai soggettaall’Impero romano eche è diventata cristianacon la predicazione di sanPatrizio (morto nel 461). Quiha preso vita una Chiesanon strutturata su diocesi eparrocchie, bensì sui monasterie i loro abati, guide spiritualidei monaci e delle popolazioni.Anche Virgilio percorre questocammino, monaco e poi abate, legatoalle regole che nel monachesimo irlandesesono molto dure; come del restoè dura la vita della gente.
Numerosi monaci d’Irlanda hannopoi continuato l’opera di Patrizio in direzioneopposta: dall’Irlanda raggiungevanola Scozia e l’Inghilterra, o sbarcavanoin Europa, nelle regioni non ancorastabilmente cristianizzate: in Francia,in Germania e in Italia, dove il monacoColombano, morto nel 615, fondail monastero di Bobbio (Piacenza). Latradizione “continentale” dei monacid’Irlanda continua con l’abate Virgilio.Durante uno dei suoi viaggi-pellegrinaggiin Francia, si ferma a studiare nelmonastero di Quierzy-sur-Oise, presso Laon. E in quest’occasioneviene presentatoal nuovo padrone dellaFrancia: Pipino, detto “il Breve”perché è piccoletto, ilquale ha messo fine al poteredei sovrani merovingi.
Pipino ha esteso la sua sovranitàanche alla Baviera ea parte dell’Austria, e vuolefare di Virgilio il vescovo diSalisburgo. Lui accetta subito. Anzi, cominciaa fare il vescovo ancora prima diessere consacrato. Ma lì sul posto vienesubito combattuto come abusivo da chinon gradisce il suo dinamismo e il suo rigore.(Sembra che debba poi correre aRoma per la consacrazione). Lavora a Salisburgoe nelle campagne come in Irlanda,su due priorità: istruzione religiosa esoccorso ai poveri. E usa le sue solite forzedi prima linea: i monaci. Specialmentequelli di Innichen (San Candido, AltoAdige) e del Kremsmünster, in diocesidi Linz. L’efficacia del suo lavoro è documentatadal fatto più convincente: lui, ilforestiero accolto con diffidenza, ora èrichiesto da tante parti; città e paesi voglionoi suoi missionari. A Salisburgo facostruire la cattedrale, centro solenne estabile di una comunità che va facendosiadulta. E quando muore, viene sepoltolì, con grandi onoranze. Onorato epoi dimenticato.
Quattrocento anni circa dopo la morte,un incendio distrugge la cattedrale:e, negli scavi per la ricostruzione, eccoemergere la sua bara. È come se Virgiliofosse appena morto: si diffondono vocidi miracoli, si raduna gente in preghiera.La figura del vescovo d’Irlanda riemergedal silenzio: se ne richiede la canonizzazione.Nel 1230 il processo canonico incomincia,si raccolgono le testimonianzeda mandare a Roma. Nel 1233, GregorioIX proclama santo il vescovo Virgilio.Nel 1740 il suo nome sarà accolto nelMartirologio romano.

Autore: Domenico Agasso




 
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view post Posted on 27/11/2011, 10:12

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Tra i monaci irlandesi, grandi viaggiatori, desiderosi di "peregrinare per Cristo", accanto a Columba, Colombano, Chiliano, Gallo, troviamo san Virgilio, apostolo della Carinzia e patrono di Salisburgo. Irlandese, nato agli inizi del secolo VIII, monaco e poi abate del monastero di Aghaboe, nel 743 lasciò l'isola per intraprendere nel continente il suo lungo viaggio missionario, conclusosi nella Carinzia. Sostò un paio di anni a Kiersy presso Pipino il Breve, che nel 745 lo inviò a evangelizzare la Baviera. Qui il duca Odilone gli assegnò l'abbazia di S. Pietro a Salisburgo e poco dopo lo designò alla successione del vescovo Giovanni. Quella designazione sembra sia stata motivo di attrito tra i due santi. S. Bonifacio, legato papale in Germania, disapprovò non la scelta di Virgilio ma la designazione del candidato alla sede vescovile fatta da Odilone senza averlo prima consultato. Virgilio venne consacrato vescovo soltanto nel 755, dopo la morte di Bonifacio. Tra i due santi non mancarono divergenze di idee anche in campo dottrinale. Virgilio, uomo di profonda cultura, versatissimo nelle scienze matematiche tanto da meritare l'appellativo di "geometra", era sostenitore, in campo cosmologico, della teoria degli antipodi, secondo la quale in contrapposizione al nostro mondo (siamo otto secoli prima di Copernico e Galileo) vi è un secondo mondo, popolato di uomini e rischiarato da un sole diverso dal nostro. In campo dottrinale si negava di conseguenza l'unità del genere umano, asserita dalla Scrittura. Nella controversia Bonifacio sosteneva la dottrina tradizionale, confortato dall'approvazione di papa Zaccaria, che in una lettera a lui indirizzata definiva "perversa" la nuova teoria. Fortunatamente nel monaco irlandese la versatilità culturale era pari alla sua umiltà. Accantonò le dispute accademiche per dedicarsi con zelo alla organizzazione della diocesi di Salisburgo, inaugurando nel 774 la prima cattedrale della città, dove fece trasferire le reliquie di S. Ruperto, primo vescovo di quella sede. Ma non limitò la sua azione alla sola diocesi salisburghese, dedicandosi all'evangelizzazione della Carinzia, della Stiria e della Pannonia. Tra le sue numerose fondazioni monastiche vi e` quella di Innichen (l'odierna S. Candido nell'Alto Adige). Il monastero, eretto nel 769, fu posto sotto la Regola benedettina. La morte colse l'infaticabile missionario il 27 novembre 784, a Salisburgo, nella cui cattedrale venne sepolto.

 
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