| Padre Pio a padre Benedetto
"Grandi tormenti diabolici non lo lasciano un momento libero, ad eccezione di quando legge le mie. - Invoca il soccorso della corrispondenza e della preghiera. Vorrebbe almeno un ora di riposo"
Pietrelcina, 10 gennaio 1911
Mio caro padre,
non mi regge l'animo per poterle narrare tutto ciò che mi va succedendo da vari giorni in qua, poichè in questo frattempo che scrivo più che mai il demonio mi muove guerra. Io non posso arrivare a respingere le insidie che il nemico della salute mi va muovendo. Chi dunque, padre mio, mi libererà da tante tentazioni e tante angustie! Chi mi consolerà! Chi mi darà tanta forza, da poter resistere come si conviene! Chi il crederebbe che anche nelle ore del riposo uno sia angustiato? Ebbene, padre mio, le posso assicurare che anche queste ore mi vengono oltremodo amareggiate. Solo un pò di calma la trovo nel pensare e nel leggere i suoi ammaestramenti. Ma son brevi istanti, poichè il nemico è sempre vigilante, è li sempre da capo. le lotte spirituali, in paragone di ciò che vado soffrendo nel corpo, sono assai superiori, sebbene anche le sofferenze corporali si vanno rendendo sempre maggiori.
Desidererei, caro padre, non dico assai, almeno un'ora al giorno di riposo. Ma si faccia sempre di me ed intorno a me in tutto e per tutto, la santissima e l'amabilissima volontà di Dio! poichè questo è quello che mi ha retto.
Il demonio mi vuole per sè ad ogni costo. Per tutto ciò che sto soffrendo, se fossi men che cristiano, mi crederei al certo di essere invasato. Io non so quale ne sia la causa per cui Iddio finora non si sia mosso a pietà di me col liberarmene; so questo solo però, che lui non opera senza fini santissimi, utili a noi.
Ed ora me lo dica, padre, per l'amore di gesù Cristo e della nostra bella Vergine addolorata, se nel cuore ci ho qualche cosa, benchè piccola, che non piace a Dio; perchè coll'aiuto suo voglio strapparla ad ogni costo. Chi sa che tale permissione non sia in pena dei disgusti che potrebbero essere ancora in me e senza rimuovere prima questi non si muoverà a pietà.
Son sicuro che ella, sapendomi in tante miserie, pregherà il Signore per me, affinchè voglia dispensarmi almeno dalle lotte spirituali, perchè i motivi di offenderlo sono tanti, almeno sotto forma condizionata: se cioè fosse di maggior gloria di sua divina maestà e vantaggio dell'anima mia.
Certo di aver da lei un conforto le bacio la mano; e chiedendole la sua paterna benedizione mi dico
il suo fra Pio
Le messe che debbo applicare per lei in questo mese, l'applicherò per conto mio, e le manderò poi l'elemosina di queste applicaizoni. Son sicuro che non vorrà trovare difficoltà.
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