GIOVEDI' SANTO

Gesù ha tanto desiderato consumare con i suoi apostoli quest'ultima cena, nel prendere commiato da loro vuole lasciargli le sue ultime raccomandazioni ed invitarli a rinnovare il suo sacrificio che presto si sarebbe compiuto con la sua morte in croce. Istituisce due sacramenti fondamentali per la nostra fede: la Santa Eucaristia e il Sacerdozio.
Ai suoi discepoli lascia le sue ultime volontà e lo fa rivelando come un Dio possa abbassarsi fino all'uomo per servirlo, lavando i loro piedi come esempio di servizio agli altri e di profonda umiltà, chi si umilia sarà innalzato, chi si fa ultimo sarà il primo nel regno dei cieli. Egli si presenta ai loro occhi come l'agnello di Dio immolato per la salvezza degli uomini e lo fa con parole profonde, per loro ancora incomprensibili, ma che si trasmetteranno nei secoli alle future generazioni. "Ecco il mio corpo......ecco il mio sangue......fate questo in memoria di me"
Nasce così il sacerdozio e attraverso di esso la Santa Messa, il banchetto pasquale che si ripete ogni volta che sull'altare si rinnova la Santa Eucaristia, e al quale Gesù ci chiama e ci invita a partecipare.
Nel suo amore infinito per gli uomini, suoi figli, Gesù non li abbandona ma lascia la sua presenza perpetua nel Santissimo e Divinissimo Sacramento, e sta solo ad essi, nel loro libero arbitrio, nella loro capacità di amore, accoglierlo e serbarlo nel proprio cuore, nella propria anima. Dio si offre, sta a noi accettarlo e farlo vivere nel nostro io più profondo.