Gesù Luce del mondo

La Parola di oggi (6 Gennaio 2013) Epifania del Signore

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/12/2012, 15:29

Advanced Member

Group:
Servo per Amore
Posts:
5,705

Status:


big_remagi

Epifania del Signore, solennità - Anno C


Libro di Isaia 60,1-6.
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.
A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore.

Salmi 72(71),1-2.7-8.10-11.12-13.
Di Salomone.
Dio, dà al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine.

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.

Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.



Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 3,2-3a.5-6.
Penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio:
come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente.
Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito:
che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo,

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 2,1-12.
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
«Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».
All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.


Meditazione del giorno
San Giovanni Crisostomo (c. 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelie sul Vangelo di Matteo, 7,5

Seguiamo i magi

Muoviamoci, sull'esempio dei magi. Lasciamo che tutti si turbino; ma noi corriamo con gioia dov'è il bambino. Se i re o i popoli ci mettono ostacoli nella strada, poco importa, non diminuiamo il nostro fervore, respingiamo tutti i mali che ci minacciano. Se non avessero visto il bambino, i magi non avrebbero evitato il pericolo che correvano a causa di Erode. Prima di aver avuto la gioia di contemplarlo, erano presi dalla paura, circondati da pericoli, immersi nel turbamento; dopo che l'ebbero adorato, il loro cuore è rimasto nella calma e nella sicurezza. ...

Abbandoniamo anche noi una città affollata, un despota assetato di sangue, tutte le ricchezze di questo mondo, e veniamo a Betlemme, la “casa del pane” spirituale. Se sei pastore, vieni, semplicemente, e vedrai il bambino nella mangiatoia. Se sei re, i tuoi vestiti fastosi, tutto lo splendore della tua dignità, non ti serviranno a nulla, se non vieni. Se sei uomo di scienza come i magi, tutte le conoscenze non ti salveranno se non vieni ad inchinarti. Se sei uno straniero o addirittura un barbaro, sarai ammesso alla corte di questo re. ... Basta avere timore e gioia, due sentimenti che abitano il cuore veramente cristiano. ...

Prima di adorare questo bambino, liberati di tutto quanto ti riempie. Se sei ricco, deponi il tuo oro ai suoi piedi, cioè dallo ai poveri. Questi stranieri sono venuti da tanto lontano per contemplare il bambino appena nato; come potrai... rifiutare di fare qualche passo per visitare un malato o un prigioniero? ... I magi hanno offerto i loro tesori a Gesù, e tu, non hai neanche un pezzo di pane da dargli? (Mt 25,35s) Quando hanno visto la stella, il loro cuore si è riempito di gioia; tu vedi nei poveri Cristo che manca di tutto e passi oltre e non ti commuovi?

©Evangelizo.org 2001-2012


Commento "Cercatori" a cura di Don Roberto Seregni

Se sei un cercatore di Dio, oggi è la tua festa.
Se sei uno che non si accontenta del "sentito dire", oggi è il tuo giorno.
Se il tuo cuore è inquieto, siediti comodo e leggi con attenzione la pagina splendida che Matteo ci regala.

Lo scrivo subito a scanso di equivoci: non erano tre e nemmeno re (dove sta scritto nel Vangelo?). Ciò che è certo è che venivano da lontano, da Oriente, forse dall'Arabia. Matteo li definisce con la parola greca "magoi", che sta ad indicare astronomi, astrologi, studiosi del cielo.
La loro è la storia di un cammino, di una partenza lontana, di una ricerca, di un desiderio. Si fidano di una stella, trovano la loro strada tracciata nel cielo.
Matteo è abilissimo nel descrivere il contrasto tra la dinamicità e la ricerca dei magi, e la staticità e la chiusura di Erode, dei sacerdoti e degli scribi.
Loro così vicini non hanno visto nulla, non hanno capito niente. L'avevano lì, a due passi, bastava aprire gli occhi. Ma la stella era nel cielo, e loro – i potenti – erano troppo preoccupati a tenersi ben stretti ai loro scranni di potere. (Quanto ci assomigliano!)
I magi, invece, da lontano hanno visto quella luce, senza saperlo hanno incarnato la profezia di Isaia: "Cammineranno le genti alla tua luce." (Is 60, 3). Hanno visto e sono partiti. Senza sapere verso dove. Partiti e basta.
Come Abramo, padre della fede.
Appunto.

Matteo spalanca l'annuncio del Vangelo: quella luce brilla su tutti i popoli. Il Messia nato della grotta di Bethlemme è per tutti. (Alla faccia della vecchietta punitrice, non ci sono cioccolatini per i bravi o carbone per i cattivi. Il messia nasce per tutti!)
Ciò che fa la differenza non è un'appartenenza ad un popolo, ad una etnia, ad una famiglia, ma la ricerca sincera e coraggiosa di quella Luce, del Messia, del Cristo.
Ciò che conta è la domanda che mi porto dentro, è il desiderio che non si lascia saziare dai surrogati, è lo sguardo che non pretende di capire e di far combaciare tutto e subito.
Questo vale anche per noi.
Non conta se sei cattolico da generazioni e generazioni, se sei "vicino" alla parrocchia, se non ti sei perso un incontro di catechesi, se sei nel consiglio pastorale o se fai parte di questo o quel movimento...
Puoi fare tutte queste cose, magari farle benissimo, con grande devozione, ma se il tuo cuore non è sulle tracce di quella stella, se non sei in cammino dietro a quella luce, se non sei alla ricerca di Dio, tutto è inevitabilmente esposto alla sterilità.
A volte ci accontentiamo di "fare" i cristiani.
La ricerca dei magi, il loro cammino, il loro sguardo, ci deve smuovere a "essere" cristiani, fino in fondo.
Totalmente Suoi.
don Roberto


Video Commento a cura di Don Claudio Doglio

Video

 
Top
0 replies since 31/12/2012, 15:29   23 views
  Share