Domanda: Un giovane di ventotto anni, autista dell’A.T.A.C. soffre di attacchi di panico e di ansia; è andato da molti medici, ma non ha risolto il problema. Da premettere che non è mai stato bene. Si è ricordato che quando aveva appena dieci anni, insieme a degli amici, ha partecipato per scherzo a sedute spiritiche.
Don Amorth: E quindi per scherzo ci si può rovinare l’intera vita. Comunque raccomando a questo giovane i tre consigli che Gesù dà per guarire dai mali malefici, anche senza il bisogno di esorcismi: tanta fede, tanta preghiera e digiuno. Ve lo ricordavo anche la volta scorsa il consiglio che Gesù dà ai nove apostoli che non sono riusciti a liberare quel giovane: “Perché non avete avuto fede, ci vuole preghiera e digiuno per scacciare certi demoni.”
Domanda: Quando commetto un peccato mortale, posso chiedere perdono a Dio senza doverlo confessare a un sacerdote?
Don Amorth: Due cose: quando commetto un peccato mortale subito debbo fare un atto di pentimento perfetto e questo lo posso fare io con Dio: “Signore ti chiedo perdono perché ho offeso te, perché ho meritato l’inferno, ho offeso te, sono andato contro un tuo comandamento.” Questo è da fare subito, per mettersi a posto, in caso di morte improvvisa, ma poi non basta. Il Signore è stato chiaro: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”. Quindi anche quell’atto di pentimento completo che si fa deve includere: “Signore ti chiedo perdono, ma mi confesserò al più presto.” Gesù vuole che siano i sacerdoti a rimettere i peccati, perché il peccato non è solo un fatto personale, è qualcosa che deprime tutta la società, anche se fatto di nascosto. Si dice a volte che se un uomo peggiora, peggiora il mondo, se un uomo migliora, migliora il mondo e allora ecco che occorre anche il perdono dato da chi è abilitato a farlo a nome della Chiesa.
Domanda: La Madonna dice che il digiuno oggi è proprio necessario, perché allora la Chiesa non ne parla?
Don Amorth: È’ una domanda intelligente. Mi ricordo da bambino che ci si teneva enormemente a non mangiar carne al venerdì e a digiunare nei giorni stabiliti. La Madonna ci insiste tanto, perché allora la Chiesa non ne parla? Sarà bene che se ne torni a parlare; è un’osservazione giusta.
Domanda: Se due persone omosessuali si vogliono bene perché non si possono sposare?
Don Amorth: Figlioli cari, il Signore ha istituito il matrimonio tra un uomo e una donna, il Signore ha creato gli uomini e le donne complementari, ma qui si va contro ai più elementari principi di ragione. E’ vero che siamo in un mondo così sbalestrato! A suo tempo io sono rimasto di sasso quando, in occasione del referendum del divorzio, ho visto tanti cattolici votare per il divorzio. In quell’occasione ho rotto l’amicizia con un mio amico caro che forse qualcuno di voi ha sentito nominare, Carlo Carretto, monaco. Lui pubblicamente ha detto: “Io voto a favore del divorzio.” Nella mia zona in Emilia tutti i fautori del divorzio andavano in giro con il discorso di Carlo Carretto. Tanti cattolici hanno votato il divorzio, poi, peggio ancora, tanti cattolici hanno votato l’aborto. Gesù ha detto: “Non divida l’uomo quello che Dio ha unito.” L’aborto va contro il 5° comandamento “Non uccidere”. Ho visto tanti cattolici votare per l’aborto, e chi pratica l’aborto è un assassino; sono assassini che hanno anche un patrono: il re Erode, l’autore della Strage degli Innocenti. Medici che dovrebbero curare la malattia e uccidono, ma dite voi è una pazzia, però viviamo in un mondo così sconvolto che se oggi mettessero al referendum l’eutanasia, vincerebbe, se mettessero al referendum il matrimonio tra omosessuali, credo che vincerebbe e se mettessero anche al referendum l’adozione dei bambini da coppie omosessuali, vincerebbe. E’ un mondo sconquassato, per cui ecco, è fondamentale che il cristiano, se vuole vivere da cristiano, deve essere diverso dagli altri. L’ambiente di lavoro ti scuote: “io la penso così”, “io colà” “io la penso come la pensa Gesù Cristo” e bisogna essere apertamente, sfacciatamente cristiani, sbandierare il proprio credo, altroché cristiani timidi.
Domanda: Come mai nella Chiesa c’è tanta corruzione e tanto lusso? Perché non si vendono i tanti beni e si danno i soldi ai poveri? I beni della chiesa sono stati fatti con i soldi dei poveri?
Don Amorth: Vacci piano, sia con la corruzione così sbandierata dai giornali, sia con il lusso. Guardate queste grandiose cattedrali, questi mosaici, questi quadri, queste statue, andate a visitare i Musei Vaticani. Occorrerebbe buttare giù la Cappella Sistina che è per la gioia e per la fede di tutti? Lo sapete che nella cappella Sistina passano anche ventimila persone al giorno? Lì c’è tutta la Bibbia! Le cose date a Dio sono poi per il vantaggio e la gioia di tutti. C’era un parroco che penso tutti abbiate sentito nominare, il Curato d’Ars. Andava vestito molto poveramente, ma quando si trattava di comprare camice, ostensorio, pianeta, era incontentabile, voleva le cose più belle, perché sono per il Signore. C’è gente che i soldi può darli ai poveri e la Chiesa quello che può fare, lo fa! Pensate anche soltanto alla Caritas in tutto il mondo, pensate anche alle tante mense che la Caritas ha qui a Roma.
Domanda: Tante persone dicono tanti rosari ma poi sembra che si comportino male con gli altri.
Don Amorth: Noi preghiamo per vivere da cristiani, per avere forza da Dio. Vivere da cristiani cosa vuol dire? Amare Dio con tutte le forze e amare il prossimo come lo ha amato Gesù. In che modo Gesù ci ha amato? San Giovanni è così chiaro: “Gesù ci ha amato dando la vita per noi, ciò vuol dire che noi dobbiamo amare il prossimo dando la vita per il prossimo. Quindi andiamoci piano a dire che tanta gente dice molti rosari e poi si comporta male, perché molte volte questa frase nasconde un atto di superbia. Come se dicessi: “Io non dico rosari, non prego, ma sono migliore degli altri.” E’ tutto da dimostrare. Eppure si dice che più si prega più si riesce a comprendere Dio, la Sua bontà. Forse non si prega con il cuore, ah questo è possibile, bisogna pregare con fede, non macchinalmente, pregare con fede e allora la preghiera accresce la fede, accresce la carità.
Domanda: Nonostante io preghi tanto, la mia situazione in ufficio è semplicemente disperata. I miei colleghi sono cattivi nei miei confronti e, addirittura mi minacciano di morte, perché ho saputo cose brutte che li riguardano. Conosco anche un impiegato di elevato livello che è stato mandato via, licenziato in malo modo, nella maniera più ingiusta, perché era venuto a sapere delle grosse magagne sul suo superiore. (E’ possibile anche questo). Ho perso ogni speranza, mi chiedo, se il Signore c’è, non vede la mia situazione? Non vede che non riesco a liberarmi da questo marcio che è intorno a me? Non posso lasciare il lavoro perché non saprei come vivere. Sono costretta a rimanere anche se piena di paura.
Don Amorth: Alle volte si è costretti a vivere in ambienti così e proprio perché si sa che una persona è cristiana, che disapprova certe cose che gli altri approvano, è perseguitata. Il cristiano deve accettare di essere perseguitato, il cristiano deve anche accettare di dare la vita per il Signore. Voi vedete in Medio Oriente quanti cristiani vengono uccisi in Chiesa. Un cristiano deve accettare di essere anche malvisto dagli altri perché la Chiesa è diversa dagli altri e guai se si uniforma alle idee degli altri.
Domanda: Sono diciotto anni che cerco di riportare mia figlia Paola a comportarsi da figlia di Dio, ma in tutto questo tempo le cose sono sempre peggiorate fino al punto che lei confessa di essere un’altra persona. Ormai è come se non vivesse più, passa tutta la notte e il giorno al computer e contatta persone inqualificabili; non ha più interesse per niente, neppure per la sua figliolina né per noi genitori. Dice di averci messo da parte già da molto tempo. Che cosa si deve fare?
Don Amorth: Quando una persona perde così completamente la testa c’è solo da pregare, da trattarla con bontà, perché la bontà può conquistare, mentre essere acidi, è controproducente. Sì, sì, disapprovare chiaramente, ma continuare ad amare e rimettersi alla misericordia di Dio.
Domanda: Quali sono le cause della diffusione delle pratiche magiche? Quali sono le conseguenze del diffondersi di queste pratiche?
Don Amorth: E’ chiarissimo, il diffondersi di queste pratiche magiche dipende dal diffondersi della perdita della fede. Quando si perde la fede, infallibilmente ci si dà alla superstizione, infallibilmente. Ecco qual è la causa della diffusione delle pratiche magiche. Qui a Roma, uno dei primi anni che ero esorcista, sono stato invitato da un insegnante di religione in una scuola di liceo, una delle più famose di Roma. Ho chiesto ai ragazzi: “Figlioli cari, vorrei sapere quanti di voi fanno il gioco del bicchierino.” Con questo gioco si parla con i morti. La Bibbia dice: “Chi parla con i morti è in abominio a Dio”. E’ vero satanismo e ho chiesto: “Quanti di voi almeno una volta hanno fatto il gioco del bicchierino o della moneta?” Più della metà hanno alzato la mano. E ho chiesto ancora, perché lo sapevo, quanti di loro facevano, durante l’ora di religione, il gioco del bicchierino. Tante mani in alto, tante! C’era lì l’insegnante di religione che mi aveva invitato. Purtroppo tanti sacerdoti queste cose non le sanno, pensano che sia un giochetto innocuo. Invece c’è chi subisce un’influenza o peggio ancora una possessione diabolica, bel guadagno eh!!!
Bisogna stare alla larga da tutto ciò che può procurare disturbi di carattere malefico, che a volte possono diventare molto gravi. A proposito di casi gravi mi viene in mente quello di Francesco Vaiasuso, che è stato poco per volta guarito ed è arrivato alla liberazione totale. Il più grande esorcista della Sicilia di nome Matteo La Grua, morto poco tempo fa, fu il primo a fare la diagnosi di tale caso. Si trattava di una persona posseduta da Satana con ventisette legioni. Mai nessun esorcista che io conosco, o di cui abbia letto qualcosa, ha avuto un caso così grave. Avete presente quando Gesù chiese a quell’indemoniato di Gerasa come ti chiami? E lui gli risponde: “mi chiamo legione perché siamo in molti.” Erano una legione. In questo caso invece le legioni erano ventisette! E’ stato scritto un libro a questo proposito che si legge d’un fiato perché è scritto anche molto bene. Tra qualche giorno, non vi so dire nemmeno quando, mi incontrerò con quello che è stato posseduto dal demonio e da ventisette legioni, perché ci troveremo insieme in una trasmissione che si chiama “Fatti vostri”. Credo che sia su Rai 2. Lui adesso sta bene, è guarito, ma cari miei che odissea! E c’è tanto da imparare in quel libro. Ecco ve lo segnalo perché merita di essere segnalato. Vi ringrazio di avermi ascoltato.