Gesù Luce del mondo

Adorazione Eucaristica per Pentecoste

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view post Posted on 26/5/2012, 20:12

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SAC. “O Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.” (Colletta)


G. La Pentecoste segna il punto di arrivo della Pasqua. Risurrezione, Ascensione e Pentecoste sono i tre momenti di un unico evento salvifico che oggi si celebra nel compimento del Mistero pasquale. La Chiesa per la sua missione e ogni cristiano per la propria esistenza ricevono vigore grazie al dono dello Spirito: il Paraclito, l’avvocato, colui che guida i credenti alla scoperta della verità. E’ il maestro interiore che insegna, fa ricordare, testimonia, convince il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio, guida alla verità tutta intera e annuncia le cose future, glorifica il Cristo.

Sequenza (Tutti)

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Canto al Vangelo ()
T. Alleluia, alleluia.
“Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.”
T. Alleluia.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni: (Gv 15,26-27; 16,12-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore.

Pausa di Silenzio

G. A Pentecoste la Chiesa appare come segno e strumento di unità di tutto il genere umano, ma questo è possibile solo se essa rimane autonoma da ogni Stato e da ogni cultura particolare. Lo Spirito rende fusi ma non confusi, distinti ma non distanti, uguali ma diversi, differenti ma uniti. Contro l’emergente ‘sindrome del campanile’ va riscoperto il carisma della sintesi tipico del ministero del Papa, del Vescovo e del parroco: il maestro del coro che aiuta la comunità ad eseguire lo spartito del Vangelo e a cantare con voci diverse, ma all’unisono, con un solo cuore e un solo Spirito. Lo Spirito, infatti, consuma le scorie che corrompono ogni battezzato e lo ostacolano nelle sue relazioni, facendone emergere la parte migliore.
Tutti

Dal Salmo 103: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Pausa di Silenzio

1L. La Pentecoste rappresenta la conclusione trionfale del mistero pasquale. Tutto converge verso il dono dello Spirito Santo. Se Gesù ha sofferto, ha vinto la morte ed è risorto, questo è avvenuto per comunicarci lo Spirito Santo, che ci mette in contatto intimo con la vita della Trinità.

2L. Nel Vangelo Gesù annuncia la venuta dello Spirito Santo, mettendone in risalto due aspetti.

1L. Dichiara innanzitutto che lo Spirito gli renderà testimonianza.

Cel. «E anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio».

2L. Lo Spirito Santo dà ai discepoli la capacità di rendere testimonianza a Gesù, conferendo loro una forza straordinaria.

1L. Questo, secondo il racconto degli Atti, si realizza subito, il giorno stesso di Pentecoste:

2L. Pietro, che durante la passione non aveva avuto il coraggio di rendere testimonianza a Gesù, anzi lo aveva rinnegato tre volte, ora prende la parola con coraggio e con audacia e parla a tutti gli ebrei per testimoniare la passione e risurrezione di Gesù e il dono dello Spirito.
1L. Grazie allo Spirito Santo la fede cristiana si è diffusa in tutto il mondo, e i cristiani sono stati capaci di affrontare il martirio per rendere testimonianza a Gesù.

2L. D'altra parte, Gesù dichiara che lo Spirito di verità guiderà i discepoli alla verità tutta intera.

1L. Durante la sua vita pubblica Gesù ha parlato, ha agito, ha fatto opere meravigliose, ma gli apostoli non sono stati in grado di capirle. Tutto rimaneva per loro in superficie, non penetrava nel loro intimo.

2L. Invece, con la venuta dello Spirito, essi saranno guidati alla verità tutta intera. Cioè, lo Spirito Santo farà penetrare nel loro animo tutto il messaggio e tutta l'opera di Gesù, il suo mistero pasquale.

Cel. «Lo Spirito - spiega Gesù - vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future».

1L. Non si tratta qui di una nuova rivelazione, che non ha nessun rapporto con l'Incarnazione del Figlio di Dio.

2L. Lo Spirito Santo riprenderà le parole di Gesù e le farà capire, le farà penetrare nell'animo degli uomini.
Afferma Gesù:

Cel. «Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

1L. Lo Spirito Santo esercita un'azione interiore essenziale per la fede, la speranza e la carità cristiane. È una forza intima, che porta luce, calore e rende tutto vivo, mantenendolo sempre in relazione con il mistero di Cristo.

2L. Invece, se seguiamo lo Spirito, andiamo verso il cielo, e già sulla terra possiamo vivere in maniera degna di Dio, così da sentire una profonda soddisfazione. Afferma Paolo:

Cel. «Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace» e tutte le altre virtù.

1L. Qui possiamo notare che l'Apostolo parla di «opere» della carne - al plurale - e di «frutto» dello Spirito - al singolare. Questo singolare comprende aspetti molteplici, ma uniti tra loro.

2L. Le opere della carne, invece, vanno in direzioni contrastanti e provocano una dispersione dell'essere umano che diventa insopportabile per lui.

1L. Lo Spirito crea l'armonia, la pace e la gioia. Ha come frutto principale l'amore, che procura la gioia e la pace. L'amore si manifesta anche con la pazienza, la benevolenza, la bontà, la fedeltà e la mitezza.

2L. Il nostro ideale è di vivere secondo lo Spirito. Quando dobbiamo prendere una decisione, dobbiamo lasciarci guidare dallo Spirito Santo. Per questo dobbiamo pregare.

1L. Lo Spirito infatti viene accolto da noi per mezzo della preghiera. La luce che egli ci dà viene ottenuta attraverso la preghiera, e anche l'amore che egli versa nei nostri cuori viene accolto attraverso la preghiera.

Cel. Pertanto, «se viviamo dello Spirito, dobbiamo camminare secondo lo Spirito».

2L. Dobbiamo lasciarci guidare dallo Spirito, e allora saremo sicuri di avere una vita bella, una vita che ci dà la gioia piena e che si rivela molto utile anche per tutte le persone con cui veniamo a contatto.

Tutti

Signore Gesù,
di fronte a Te, Parola di verità
e Amore che si dona,
come Pietro ti diciamo:
“Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna”.
Signore Gesù,
noi ti ringraziamo
perché la Parola del tuo Amore
si è fatta corpo donato sulla Croce,
ed è viva per noi nel sacramento
della Santa Eucaristia.
Fa’ che l’incontro con Te
Nel Mistero silenzioso della Tua presenza,
entri nella profondità dei nostri cuori
e brilli nei nostri occhi
perché siano trasparenza della Tua carità.
Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia
continui ad ardere nella nostra vita
e diventi per noi santità, onestà, generosità,
attenzione premurosa ai più deboli.
Rendici amabili con tutti,
capaci di amicizia vera e sincera
perché molti siano attratti a camminare verso di Te.
Venga il Tuo regno,
e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente. Amen.
Canto:


Pausa di Silenzio

3L. La festa della Pentecoste, cinquantesimo giorno dopo la Pasqua, costituisce il vertice del mistero pasquale:

4L. Gesù risorto, asceso al cielo e partecipe della signoria di Dio, adempie la promessa fatta ai suoi discepoli di inviare loro il Consolatore, lo Spirito Santo.

3L. Lo Spirito Santo, già consegnato da Gesù sulla croce come preannuncio dell'effusione sui discepoli ad opera del Risorto, è colui che rende presente Cristo nella chiesa, rende i cristiani capaci di testimonianza e accompagna l'evangelizzazione.

4L. Secondo il quarto vangelo, lo Spirito è stato alitato da Gesù risorto sui discepoli nella sua apparizione avvenuta otto giorni dopo la Pasqua;

3L. Secondo Luca è sceso più volte sulla nuova comunità cristiana: a Gerusalemme, a Cesarea, a Efeso. Modi diversi per raccontare la presenza costante dello Spirito nella vita dei cristiani e della chiesa...

4L. Nel brano evangelico odierno ascoltiamo la promessa dello Spirito Santo fatta da Gesù ai discepoli durante i discorsi di addio; in questi discorsi è il Signore glorioso che parla ancora oggi a noi.

3L. Egli assicura innanzitutto che lo Spirito, il Consolatore che il Padre invierà, avrà il compito di rendere testimonianza a Gesù stesso.

4L. Nel processo che si è aperto nella storia, in cui Gesù e i suoi seguaci sono oggetto di accusa e di ostilità, lo Spirito ha il ruolo di avvocato difensore: è lui che rende testimonianza a Gesù; è lui che accompagna i discepoli quando sono chiamati essi pure a rendere testimonianza.

3L. Il discepolo è un testimone che ha ascoltato le parole di Gesù, è stato coinvolto con lui fin dall'inizio del suo ministero pubblico;

4L. Ebbene, dopo la morte e resurrezione di Gesù, lo Spirito Santo rende idoneo il discepolo a rendere questa testimonianza fino alla morte, fino a confessare il suo Signore dando la propria vita nel martirio.

3L. Lo Spirito Santo ha però un'altra importante funzione: quella di guidare i discepoli a capire, ad assumere in profondità quelle realtà che, mentre Gesù era con loro, non erano in grado di capire e accogliere:

Cel. «Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

4L. Ci sono tempi diversi nella comprensione della persona di Gesù Cristo e del mistero della salvezza, come Gesù stesso aveva chiarito a Pietro:

Cel. «Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo"»;[…] «"Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi"».

3L. Sì, ci sono parole e gesti di Gesù non immediatamente compresi dai discepoli.

4L. Ecco il grande mistero dell'ascolto di Dio: il Figlio è sempre in ascolto del Padre; il Padre ascolta l'intercessione del Figlio e l'invocazione dello Spirito; lo Spirito è comunione del Padre e del Figlio.

3L. La chiesa non è dunque una comunità orfana, perché a essa non viene mai a mancare la presenza di Cristo; se infatti è vero che egli, andando al Padre, ha lasciato i suoi nel mondo, li ha però affidati allo Spirito Santo.

4L. E questo Spirito «guiderà alla verità tutta intera», offrendo a noi discepoli la possibilità di capire sempre meglio la verità: non una verità astratta, ma una verità che è una persona, Gesù Cristo, «via, verità e vita».

Tutti

O Spirito d'amore, scendi sopra di me: rendi la mia anima una immagine vivente di Gesù, perché Egli possa rinnovarvi tutto il suo mistero.
E Tu, o Padre, chinati su questa tua piccola creatura, coprila con l'ombra del tuo Spirito e guarda in lei unicamente il figlio tuo prediletto, nel quale hai riposto tutte le tue compiacenze.
O mio Dio Trinità, mio tutto, mia beatitudine, immensità in cui mi perdo, mi consegno a voi come una preda.
Immergetevi in me perché io mi immerga in voi, in attesa di venire a contemplare, nella vostra luce, l'abisso delle vostre grandezze. Amen.

Pausa di Silenzio
Canto:
Meditazione
Preghiere spontanee
Padre Nostro

G. È lo Spirito il dono che tu, Gesù risorto, fai alla comunità dei discepoli. È lui che li condurrà a comprendere progressivamente il senso degli eventi e delle parole che hai loro rivolto. Non è possibile entrare dentro un Mistero così grande, così bello e così profondo, magicamente, in un solo momento. Ecco perché verranno guidati, giorno dopo giorno, con pazienza, a discernere la tua volontà in un mondo complesso e confuso in cui non è sempre facile orientarsi. Ecco perché potranno accogliere le tante sorprese che si troveranno davanti, senza timori e senza pregiudizi, senza preconcetti e senza sospetti. Ecco perché sapranno riconoscere anche nei disagi e nelle sfide, negli ostacoli e nelle persecuzioni, delle autentiche occasioni di grazia che li obbligano a convertirsi e a fare posto al nuovo, senza rumore. Grazie, Signore risorto, perché mediante lo Spirito tu rincuori i discepoli, li difendi nel tempo della prova, li desti nel giorno della vigilanza, li rialzi quando sono caduti, li sostieni nel rendere ragione della loro solida speranza.

Tutti
Preghiera per le vocazioni sacerdotali
Obbedienti alla tua Parola, ti chiediamo, Signore:
“manda operai nella messe”. Nella nostra preghiera, però,
riconosci pure l’espressione di un grande bisogno:
mentre diminuiscono i ministri del Vangelo,
aumentano gli spazi dov’è urgente il loro lavoro.
Dona, perciò, ai nostri giovani, Signore,
un animo docile e coraggioso perché accolgano i tuoi inviti.
Parla col Tuo al loro cuore e chiamali per nome.
Siano, per tua grazia, sereni, liberi e forti;
soltanto legati a un amore unico, casto e fedele.
Siano apostoli appassionati del tuo Regno,
ribelli alla mediocrità, umili eroi dello Spirito.
Un’altra cosa chiediamo, Signore:
assieme ai “chiamati”non ci manchino i “chiamanti”;
coloro, cioè, che, in tuo nome,
invitano, consigliano, accompagnano e guidano.
Siano le nostre parrocchie segni accoglienti
della vocazionalità della vita e spazi pedagogici della fede.
Per i nostri seminaristi chiediamo perseveranza nella scelta:
crescano di giorno in giorno in santità e sapienza.
Quelli, poi, che già vivono la tua chiamata
- il nostro Vescovo e i nostri Sacerdoti -,
confortali nel lavoro apostolico, proteggili nelle ansie,
custodiscili nelle solitudini, confermali nella fedeltà.
All’intercessione della tua Santa Madre,
affidiamo, o Gesù, la nostra preghiera.
Nascano, Signore, dalle nostre invocazioni
le vocazioni di cui abbiamo tanto bisogno. Amen.
(+ Marcello Semeraro Vescovo di Albano)




Canto: Tantum Ergo

Tantum ergo Sacramentum
Veneremur cernui
Et antiquum documentum
Novo cedat ritui
Praestet fides supplementum
Sensuum defectui.
Genitori Genitoque
Laus et jubilatio
Salus, honor, virtus quoque
Sit et benedictio.
Procedenti ab utroque
Compar sit laudatio.



V Hai dato loro il pane disceso dal cielo.
R Che porta con sé ogni dolcezza.

Guarda, o Padre, al tuo popolo, che professa la sua fede in Gesù Cristo,
nato da Maria Vergine, crocifisso e risorto, presente in questo santo sacramento e fa' che attinga da questa sorgente di ogni grazia frutti di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen

Elevazione del Santissimo Sacramento e Benedizione Eucaristica. Al termine: Acclamazioni:
Dio sia benedetto.
Benedetto il Suo Santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù
Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

 
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