| VOGLIA DI INFINITO
Una calda giornata di sole, passeggio lungo un viale alberato affiancato da un torrente che scorre tranquillo nel suo letto. Mi sento serena, in pace con me stessa e con l'universo, e mentro lentamente cammino i miei pensieri si perdono, si rincorrono un l'altro, a volte gioiosi, a volte sognanti, fino a quando i miei occhi incrociano quelli smarriti di una giovane donna seduta su una panchina. Vorrei continuare il mio cammino, ma qualcosa mi ferma, mi spinge a sedermi accanto a lei. Seguo il mio istinto e dolcemente le chiedo il suo nome. Mi chiamo "Serena", e con un sorriso appena accennato mi dice: "beh, il mio nome non rispecchia il mio stato d'animo in questo momento". Taccio, sento che ha bisogno di confidarsi, forse proprio ad un estranea, che non ha motivo di giudicarla ne di criticarla e di cui tutto sommato non ha timore. E mi apre il suo cuore:
Dovevo essere a scuola, ho solo sedici anni, ma non me la sentivo di rinchiudermi tra quattro mura, oppressa da uno spazio che mi conteneva ma che mi ingabbiava, sentivo il desiderio di, non so, non so come descriverlo ma forse si....desiderio di infinito.....di qualcosa più grande di me.....voglia di cieli tersi, di profumi soavi..voglia di tenerezza, una tenerezza indefinita....il cuore palpita, è alla ricerca..ma non so di che.
E si ferma, tace....forse aspetta una mia risposta che non si fa attendere...."la tua anima ama? ti chiedi se forse la tua voglia dell'infinito possa essere il desiderio di Dio? il bisogno della tenerezza di Dio?"
Mi fissa, i suoi occhi nei miei: "come lo sai? sento di voler consacrarmi al Signore, di servirlo e amarlo, ma poi mi chiedo....ne sarò degna? saprò rimanere nel mondo pur non vivendo in esso? e la mia mente si smarrisce, si perde, in mille dubbi, in mille se..
Vorrei darle la risposta più giusta, più veriteria, ed essa la leggo nei suoi occhi, che improvvisamente si accendono di una luce intensa, brillano di gocce perlate a stento trattenute, accompagnate dal suo sorriso non più appena accennato ma pieno e gioioso.
E allora so cosa dirle: "soddisfa questa tua voglia di infinito, questo tuo desiderio di Dio, lasciati docilmente guidare, sarà Lui a prenderti per mano, a condurti al Suo altare, sposa amata e desiderata.
Un abbraccio, un bacio, un grazie...e corre via felice, va incontro al suo sogno, ed io rimango a guardarla, ringraziando il Signore per una tale grazia, il dono di essergli stata per quel lasso di tempo serva, sua serva per amore.
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