Yoghina |
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| CITAZIONE Italo Foschi scrive:
Appunti da una meditazione di don Luigi Giussani agli Esercizi spirituali di Gioventù Studentesca (l'allora GS) della Svizzera. Friburgo, novembre 1967. . . L’abate Gaston, protagonista del libro "A ogni uomo un soldo", deve confessare quel tedesco che i partigiani francesi hanno preso e che deve essere ammazzato; siccome è cattolico, e tutto tremante, concedono, pur essendo comunisti, che faccia la confessione. L’abate Gaston dice: «Ragazzo mio, confessati bene, perché devi crepare. Allora, che hai fatto?». E quello naturalmente dice: «Le donne». «Allora adesso ti pentirai, perché devi comparire davanti al tribunale di Dio». E quello, che è lì impacciato: «Come faccio a pentirmi? Era una cosa che mi piaceva, se ne avessi l’occasione lo farei anche adesso. Come faccio a pentirmi?». Allora all’abate Gaston, che è tutto preoccupato perché non riesce a mandare in Paradiso quell’individuo, a un certo punto viene un lampo di genio e dice: «Ma a te rincresce che non ti rincresca?». E quello fa, spontaneamente: «Sì, mi rincresce che non mi rincresca». Questo è l’ultimo residuo di verità in quell’individuo, è il riconoscimento del vero. Su quell’infinitesimale spunto Dio costruisce la difesa dell’uomo.
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