Gesù Luce del mondo

Maria nella Santissima Trinità

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view post Posted on 2/9/2010, 17:43

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Le tre persone divine

Un concetto fondamentale della fede cristiana è la Santissima Trinità di Dio: un Dio che è contemporaneamente Padre, Figlio e Spirito Santo. Un Dio che è tre Persone perfettamente distinte l’una dalle altre, ma che risultano entrambe della stessa identica sostanza. Ma come può questo concetto essere spiegato e compreso con le nostre conoscenze limitate alla materia? Che cosa significa che Dio è composto di tre identità separate ma nello stesso tempo unite tra loro in maniera inscindibile? Come se un uomo avesse tre corpi distinti, tre carte d’identità, tre volti e fosse sempre lo stesso uomo. Sembrerebbe un controsenso. Sembrerebbe.

Ma Dio, nella sua lungimiranza, ha lasciato nella materia da Lui creata la firma di tutto questo. Il suo sigillo divino ed eterno impresso nella natura materiale ad “immagine e somiglianza” della natura divina.

L’uomo primitivo, inconsciamente, aveva rivolto le sue prime preghiere a quel prodigio naturale che, analizzandolo attentamente, si presenta come un esempio fulgido della triplice natura divina: il sole.

Cos’è il sole? Un centro vitale di potentissima energia dalla cui emanazione esteriore scaturisce la luce. Cos’è la luce? Un raggio che parte dal sole ed è proiettato all’esterno del sole stesso. Il raggio di luce non è il sole ma è generato dal sole. La luce è un’emanazione del sole, l’uno dipende dall’altro ma in un ordine ben preciso: dal raggio di luce non si genera il sole. Così come da Gesù, seconda persona della Santissima Trinità, non si genera Dio. Eppure nonostante la luce ed il sole siano due aspetti strettamente collegati tra loro e non divisibili, provenienti dalla stessa origine tanto da non poter porre l’uno al di sopra o al di sotto dell’altro, risultano l’uno dipendente dall’altro. La luce dipende dal sole e non viceversa: se non ci fosse il sole non ci sarebbe la luce. Il sole non dipende dalla luce così come Dio non dipende da Gesù, mentre è Gesù che dipende da Dio pur essendo generato dalla stessa sostanza. Quindi essendo Dio stesso.

Questo motivo ha condotto il pensiero a dare una collocazione a cascata della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Come il Figlio è generato dal Padre così lo Spirito Santo è generato dal Figlio. Come la luce è generata dal sole così il calore è generato dalla luce. Cos’è lo Spirito Santo se non l’emanazione diretta del Figlio? Cos’è il calore del raggio di luce se non l’emanazione diretta della luce stessa?

Si comprende perché nella preghiera del credo si dica: ” Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, ….Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre….”

Così come la luce è generata dal sole così Gesù Cristo è stato generato da Dio, ma non creato, dalla stessa sostanza del Padre. Un raggio di luce non è creato dal nulla ma è un’espressione intrinseca del sole che genera dalla sua stessa sostanza la luce stessa. Dio così genera Gesù dalla sua persona.

Inoltre, il calore che noi sentiamo di questa luce proveniente dal sole come lo avvertiamo? Nel momento in cui il raggio che trasporta quest’energia luminosa incontra la materia e diviene calore. Muore la luce per sprigionare calore. Così ha fatto Gesù per donarci il Suo di calore: lo Spirito Santo. Egli è venuto sulla terra, un’emanazione generata e non creata del Padre, ed è morto per lasciare a noi lo Spirito.

Così come il calore del sole non esisterebbe senza che il raggio di luce non giungesse alla sua conclusione sulla terra, ecco che in maniera identica lo Spirito Santo non sarebbe potuto esistere senza la morte del raggio di luce di Dio.

Gesù Cristo muore sulla croce per redimere l’umanità, per assumere su di Lui tutti i peccati del mondo e per permettere allo Spirito Santo di espandersi da Lui stesso verso chiunque lo avesse voluto accogliere.

Da quel momento fino alla fine del mondo.

Quando gli undici apostoli si recarono in Galilea per l’ultima apparizione di Gesù, sul monte a loro indicato, egli disse: ”Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo”. (Mt 28,18)

Senza la morte fisica di Gesù non ci sarebbe stata la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e su Maria, sua e nostra Madre.

Senza la morte fisica della luce non ci sarebbe calore sulla materia e sul mondo.

Nel Vangelo di Giovanni, il discepolo prediletto, si legge: ” Colui che viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Colui che viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa”. (Gv 4,9).

Lo Spirito Santo, Spirito di Vita, è quell’emanazione propria di Gesù pervenuta a noi a sua volta per mezzo del Padre. All’inizio del Vangelo di Giovanni, nel prologo dove presenta la figura del Cristo, si legge:”In Lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini”. Nella seconda persona della Santissima Trinità risiedeva la vita perché dalla sua persona si sarebbe generato lo Spirito Santo che è Spirito di Vita. Anche nella luce del sole risiede la vita, da lei infatti proviene tutta la vita che conosciamo. Senza la luce del sole non esisterebbe vita sulla terra, senza la Luce di Dio non esisterebbe vita nello spirito. La vita dello Spirito Santo è molto più ampia di quanto si possa immaginare. Pensiamo a cosa genera il calore sulla terra: le escursioni termiche e quindi i venti. Dai venti si producono le perturbazioni, dalle perturbazioni si produce la pioggia. La pioggia che irriga e produce nuovamente vita: da una vita elettromagnetica, quella solare, ad una vita vegetale. Passando per varie interazioni le quali tutte concorrono ad uno scopo unico ed inequivocabile: creare la vita.

Ora lo stesso Gesù, parlando dello Spirito Santo dice:”Io sono la via, la verità e la vita”(Gv 14,6). Quella via che percorrendo la verità rivelataci conduce alla vita, cioè alla conoscenza del Padre. E subito dopo aggiunge, sempre come risposta alla domanda di Tommaso che gli chiede:”Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”. Gesù, nella pienezza della sua sapienza generata dal seno più intimo della Verità, gli risponde:”Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.Se conoscete me, conoscerete anche il Padre; fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.

Mentre alla fine del prologo, l’evangelista Giovanni scrive:”Dio nessuno l’ ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.”

La seconda persona del mistero trinitario ci rivela indirettamente il volto del Padre, così come un raggio di luce ci rivela indirettamente l’esistenza del sole. Ma Gesù dice molto di più: nessuno può raggiungere il Padre se non per mezzo suo. In una logica divina ciò significa che nessuno può giungere a Gesù se non per mezzo dello Spirito Santo.

La terza persona della trinità è quindi l’emanazione di Dio più vicina a noi perché essa permette di risalire alla seconda persona e quindi alla prima.

Gesù è stato il portatore dello Spirito Santo sulla terra, detto anche Spirito Paraclito. Egli ci tenne a far capire quanto la Sua missione fosse importante soprattutto per questo avvenimento e lo disse con queste parole:”Ora io vi dico la verità:è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado,non verrà a voi il Consolatore;ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò”(Gv 16,7).

Ecco il raggio di luce che muore e sprigiona la sua vita, il suo calore più recondito, la sua essenza primaria. Questa terza persona divina ha, a sua volta, un triplice compito e sarà Gesù stesso a rivelare quale:”E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato,alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me;quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato”.(Gv 16,8)

Maria di Nazareth nella Santissima Trinità

Di chi ha avuto bisogno il Raggio del Sole per raggiungere la terra e posarsi su di lei immacolato? Questo Raggio era partito dalla fonte dell’Eterna Purezza e stava raggiungendo un mondo contaminato dal peccato. Per fare in modo che tutta la Sua perfezione non venisse in qualche modo offuscata ed annebbiata dal peccato, questo Raggio ha chiesto alla Purezza la possibilità di essere generato dalla Purezza stessa: Maria di Nazareth.

Perché non raggiungere il mondo diversamente? Se per Dio tutto è possibile per quale motivo si è dovuto servire di una fanciulla, oltretutto di uno dei paesi più poveri e disprezzati di tutta la Palestina? Non sarebbe potuto comparire, all’improvviso, al centro di Gerusalemme, già adulto, e professarsi Figlio di Dio? Certo. Avrebbe potuto fare questo ed altro, ma non lo fece per Giustizia. Non lo fece perché tutto doveva essere eseguito secondo la Giustizia di Dio la quale non permette sconti neanche a se stesso. La Giustizia Divina è una Giustizia Universale che non muta e non varia secondo i tempi ed i luoghi. Non stiamo parlando di una giustizia terrena, dei nostri giudici. Stiamo parlando di ben altro. I giudici terreni giudicano secondo il colore della pelle, della razza, dei soldi, delle gratificazioni; i giudici terreni giudicano secondo quanto una persona sia in grado di farsi giudicare. I giudici terreni sono intoccabili. Anche il Giudice dei cieli, ma a differenza degli altri le Leggi Eterne che Egli ha promulgato valgono anche e soprattutto per Lui. Il Giudice dei cieli si attiene perfettamente alle Sue Leggi e quindi non poteva scavalcare, per semplice convenienza personale, la propria Giustizia. Quel Raggio di Sole ha quindi preso la natura terrena, la natura umana, limitandosi in maniera inimmaginabile. L’Infinito che si confina in uno spazio finito come il corpo umano. Non si è concesso niente. Ha preso la nostra natura e ne ha fatto il veicolo del Raggio. E perché tutto fosse coerente e perfetto nella Giustizia sì e fatto generare in Purezza dalla donna creata Pura dal pensiero stesso di Dio. Maria è stata la nuova Eva dell’umanità.

Il Raggio di Luce aveva bisogno della pietra preziosa più pura che mai la terra avesse avuto fino allora. Dio aveva pensato a questo istante sin dal peccato originale d’Adamo ed Eva e si era magnificato in Maria permettendo alla Purezza di nascere. Tutte le donne, sino alla fine del mondo, non potranno mai competere in purezza con Maria. Egli è stata l’unica e mai più la mente di Dio ripeterà questo suo gesto d’Amore. Se il Raggio di Luce fosse stato generato da un’altra donna, egli avrebbe dovuto necessariamente attraversare una pietra opaca ed il mondo non avrebbe capito. Perché il mondo, Lui lo sapeva, avrebbe rifiutato la Sua venuta anche passando per la porta della massima Purezza. Come infatti è stato.

Maria era come una brocca di quell’acqua purissima che sgorgava all’inizio dei tempi nel Paradiso Terrestre; le altre donne erano pur sempre acqua, ma contaminate dal peccato. Come se prendessimo una caraffa dell’acqua più pura di tutta la terra e gli aggiungessimo una sola goccia d’inchiostro. Ebbene: dopo qualche istante l’inchiostro si diluisce e scompare mentre l’acqua sembra di nuovo pura. Ma non lo è. Così è il peccato originale nelle nostre anime. Una goccia d’inchiostro d’antichissima data che diluendosi non si vede ma nello stesso tempo è presente. E se non se ne vede la pianta in compenso se ne vedono i frutti.

Il Signore ha così mandato un suo emissario, un angelo, per andare a chiedere a Maria, libera di decidere, di far nascere il Suo unico Raggio di Sole:Gesù.

Maria acconsentì e la Luce attraversò lo spazio ed il tempo per passare dal Santissimo Cuore di Dio al Santissimo Cuore di Maria.

Maria di Nazareth divenne la porta del cielo: Lei si aprì allo Spirito per lasciarsi immergere in Lui e generare, per semplice e naturale passaggio, la Luce di quel Raggio di Sole. Da Purezza generata eterna ad eterna Purezza creata.

Maria di Nazareth fu posta all’inizio della Redenzione dell’uomo. Ma il Suo compito è stato e sarà molto più ampio. Quando, trentatré anni dopo quell’evento, Suo Figlio morì sulla Croce Lei divenne la Madre dell’Umanità. Proprio grazie a quel Figlio da Lei generato. E tutta l’umanità divenne figlia di Maria. “Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:”Donna, ecco il tuo figlio!”.Poi disse al discepolo:”Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.” (Gv 19,26)

La Madre di Gesù divenne sotto la croce la Madre di tutti gli uomini della terra e, come una madre terrena, fu accanto agli apostoli dopo la morte di Gesù. Quando le speranze erano tutte morte con Gesù trafitto dai chiodi, quando le aspettative divenivano labili ed inconsistenti, quando la forza della fede diminuiva insieme alla forza di Gesù prima di rimettere la Sua anima al Sole Eterno, quando la paura del futuro aumentava col calare delle tenebre ecco che Maria divenne la loro speranza, la loro aspettativa, la loro forza ed il loro coraggio.

Chiuse nuovamente il cerchio costruito da Gesù attorno al cenacolo e quando lo Spirito di quel Raggio di Luce venne, durante il giorno di Pentecoste, Maria fu nuovamente la Porta di quell’evento prodigioso e memorabile: da quella prima comunità di cristiani lo Spirito poté soffiare sull’umanità redenta.

Gli undici apostoli decisero di sostituire il posto vacante di Giuda e la sorte cadde su Mattia.

La Pentecoste era celebrata cinquanta giorni dopo la Pasqua e mentre quel giorno stava per finire “venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi”. (Atti 2,1)

Il Raggio di Luce emanò il Suo calore. La terza Persona della Santissima Trinità aveva raggiunto la sua destinazione ultima: l’uomo. Ma, adesso come allora, lo Spirito soffia solo dove vuole e dove trova cuori aperti alla Verità proprio perché “altri invece li deridevano e dicevano:”Si sono ubriacati di mosto”.

Il compito di Maria di Nazareth

Dalle dodici tribù d’Israele ai dodici apostoli. In tutto questo Maria rappresenta l’anello perfetto di congiunzione che permise la realizzazione, mediante una perfetta cooperazione, dei piani divini.

Ma il Suo compito non ebbe fine con la sua assunzione al cielo: una volta assunta in cielo Maria sublima il suo compito terreno diventando l’annunciatrice divina di suo Figlio.

Maria da allora ci richiama al vangelo di Suo Figlio ed alla conversione personale illuminando il cammino della nostra fede, ottenebrata dal peccato e dagli affanni del mondo. La coerente Giustizia divina non si smentisce neanche adesso. Attraverso la persona di Maria è giunto a noi il Figlio ed attraverso di Lei, un giorno, lo rivedremo tornare: non più attraverso il suo seno bensì attraverso il Suo instancabile annuncio.

Le apparizioni mariane sono, oggi come ieri, quell’annuncio. Da duemila anni la Madre di Dio si fa portavoce del cielo per dispensare Grazie spirituali e materiali.

Una notte di tanti anni fa, nella grotta di Betlemme, Lei si fece mediatrice tra Dio e l’uomo solo per amore.

E da allora Maria non smise più d’amare.

 
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gyppy66
view post Posted on 3/6/2012, 15:49




Per la festa della SS. Trinità mi è piaciuta questa preghiera...

Preghiera alla SS. Trinità
per la glorificazione della sua umile serva Melania Calvat, Pastorella della Salette

O Santissima Trinità, sorgente di ogni santificazione, noi vi offriamo per le mani propizie di N. S. della Salette, riconciliatrice dei peccatori, le nostre deboli riparazioni per le tante sataniche bestemmia, per le innumerevoli profanazioni delle Domeniche e feste di precetto, e per un così superbo disprezzo dell'obbligo assoluto dell'orazione, della penitenza e della mortificazione. Fate che tutti conoscano l'immensità del Vostro amore per gli uomini, apprezzino i celesti tesori che dà la perfetta rinuncia di se stesso e del mondo, e per conseguenza subordinino le cose terrestri all'opera unicamente necessaria della salvezza eterna.
Questi doni furono le doti di Melania, fedele messaggera della Regina del Cielo, e per i suoi meriti ve li domandiamo.
Accordateci le sue virtù predilette, cioè l'umiltà, l'abnegazione, la carità e, per manifestare sempre più il suo eredito presso la Vostra infinita Maestà, concedeteci che per la sua intercessione, le nostre preghiere, piene di fede, di confidenza e d'amore ci ottengono la grazia di ... se così piace al divin Vostro volere; ringraziandovi sempre qualunque sia per essere la Vostra volontà, per i tanti Vostri benefici spirituali e temporali e così meritarci d'andare, quando che sia, ad adorarvi nell'Eternità felice del Cielo. E così sia.

Tre Pater, Ave e Gloria in omaggio supremo alla Santissima Trinità ed in onore della Beata Vergine Maria. ;)
 
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1 replies since 2/9/2010, 17:43   47 views
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