Gesù Luce del mondo

PARLARE CON I NOSTRI CARI DEFUNTI

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 17/8/2011, 19:48

Advanced Member

Group:
Servo per Amore
Posts:
5,705

Status:


Cari fratelli, per evitare confusione o che altri vengano confusi da tante nostre affermazioni, mi sembra doveroso e necessario dare una breve sintesi sul tema dei “nostri cari defunti”.

Nella mia precedente riflessione ho detto che non bisogna parlare con i morti, perché si rischia di parlare non con i nostri defunti, ma bensì, con i demoni. La bibbia vieta il dialogo con i defunti, perchè è il mezzo che satana usa più frequentemente, per influenzare gli individui e per farli cadere spiritualmente.

Prima di tutto, spieghiamo cosa significa la parola “evocare”, “parlare” e “ricordare”.

La parola “Evocare”, dal latino evocare, da ex-(fuori) e vocare(=chiamare). Significa richiamare dall’altro mondo gli spiriti dei defunti mediante pratiche medianiche… (sedute spiritiche).

“Parlare”, dal latino medievale: parabolare, da parabola (=comparazione, narrazione allegorica).

Come verbo intransitivo pronunciare suoni articolati; conversare, comunicare verbalmente; confessare;

come verbo transitivo conoscere una lingua;
come verbo riflessivo, avere rapporti di amicizia.

“Ricordare”, dal latino recordari, composto da re - e cor (=cuore); letteralmente rimettere nel cuore (considerato sede della memoria).

Come verbo transitivo tenere a memoria; avvertire, richiamare, menzionare, nominare, commemorare;

Come verbo intransitivo pronominale rammentarsi.

Notiamo dal significato delle parole: evocare, parlare e ricordare, che noi cristiani possiamo soltanto ricordare (nel nostro cuore), i nostri cari defunti; pertanto rivolgere un pensiero ai propri cari defunti che "non sono più" non vuol dire parlare con i morti. Spesso ci capita rivolgere un pensiero o una frase d’amore ad un proprio caro ed è una cosa non solo legittima ma naturale, poichè sicuramente, mantiene vivo quel legame (di affetto e di amore), che non si è mai spento, ma solo trasformato.

Il cristiano non può e non deve né “evocare” né “parlare” con gli spiriti dei morti perché è vietato dalla Chiesa, onde evitare di incorrere a rimanere intrappolato e o influenzato o dominato dai demoni.

La comunione con i defunti:

La Chiesa di quelli che sono in cammino, riconoscendo benissimo questa comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con una grande pietà la memoria dei defunti e, poiché “santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai peccati” (2Mac.12,45), ha offerto per loro anche suffragi (Lumen gentium,50), in particolar modo il sacrificio eucaristico, affinchè, purificati, possano giungere alla visione beatificata di Dio. La nostra preghiera per loro non solo aiutarli, ma anche rendere efficace la loro intercessione in nostro favore. Perciò, “non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere” (san Giovanni Crisostomo).

Infatti, la Chiesa manifesta che l’Eucarestia viene celebrata in comunione con tutta la Chiesa del Cielo e della terra, dei vivi e dei defunti, e nella comunione con i pastori della Chiesa.

Dio vi benedica

Vito Matraxia

 
Top
0 replies since 17/8/2011, 19:48   1138 views
  Share