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Maria, l'Immacolata Concezione

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view post Posted on 9/12/2010, 13:26

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Immacolata Concezione
della Beata Vergine Maria
(solennità)

L'Immacolata Concezione è un dogma cattolico proclamato da Papa Pio IX, l’8 dicembre 1854, con la Bolla “Ineffabilis Deus” che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento:
« (...) affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli. »

Ma la storia della devozione per Maria Immacolata è molto più antica. Precede di secoli, anzi di millenni, la proclamazione del dogma che, come sempre, non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione.
Già i Padri della Chiesa d'Oriente, nell'esaltare la Madre di Dio, avevano avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale. L'avevano chiamata: “Intemerata, incolpata (nel senso di "senza colpa"), bellezza dell'innocenza, più pura degli Angeli, giglio purissimo, nube più splendida del sole, immacolata”.

In Occidente, però, la teoria dell'immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù.
Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori della legge del peccato originale, comune a tutti i figli di Eva, Ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale. L'eccezione, in questo caso, non confermava la regola, ma la distruggeva.
Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il “Dottor Sottile”, riuscì a superare questo scoglio dottrinale con una sottile ma convincente distinzione. Anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino. Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto.
Giovanni Duns Scoto morì sui primi del '300. Dopo di lui, la dottrina dell'Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione si diffuse sempre di più.

Dal 1476, la festa della Immacolata Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario romano.
Nel 1830, la Vergine apparve (Rue du Bac a Parigi) a Santa Caterina Labouré chiedendo di far coniare una medaglia chiamata, in seguito, “medaglia miracolosa” con l'immagine dell'Immacolata incorniciata dalla scritta «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi » (Originale: «Ô Marie conçue sans peché priez pour nous qui avons recours à Vous»).
Questa medaglia suscitò un'intensa devozione; molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.

Così, l'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava Maria esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata: fu un atto di grande fede e di estremo coraggio che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna ma indignazione tra i nemici del Cristianesimo in quanto il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti.


Quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine “tutta bella”, “piena di grazia” e priva di ogni macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità.
E dalla devozione per l'Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l'attributo più alto di Maria, “sine labe originali concepta”, cioè concepita senza macchia di peccato e, perciò, IMMACOLATA.

Per approfondimenti & l'omelia dell'8 dicembre 2004 di Papa Giovanni Paolo II :
è 150° anniversario della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Tota pulchra es, Maria.

Tutta bella sei, Maria,
e il peccato originale
non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo,
tu avvocata dei peccatori.
O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.

 
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view post Posted on 29/12/2010, 13:47

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Maria Valtorta, I Quadernetti, 48.27, ed. CEV

48.27 (1948?)
Lo sapeva la Madonna ?


NO. "Ed Essa turbata a queste parole pensava quale specie di saluto fosse quello" (Luca c. 10 v. 29).
“Allora Maria disse all'Angelo: Come avverrà questo, se io non conosco uomo?'' (Luca c. 10 v. 34).
Se avesse saputo non si sarebbe turbata a quel saluto, né si sarebbe chiesto che voleva dire. Ma semplicemente avrebbe pensato: “E' venuta l'ora del concepimento, nel mio seno, del Verbo per opera di Spirito Santo”
Mentre sa così niente che chiede come può accaderle di divenire madre se non conosce uomo. Da questa domanda appare evidente che Maria ignorava di essere la destinata alla divina Maternità, e ignorava come si sarebbe potuto, e da Chi, compiere l'atto che dava carne al Verbo, e in che modo si sarebbe compiuto.
E' vero che, come dice S. Tommaso, l'Annunciazione fu voluta da Dio per avere il libero consenso di Maria. Ma è anche vero che il compito di illuminare Maria lo ebbe 1'Angelo. Ella, prima, ignorava.

Quando cantò il “Magnificat'', diversi giorni dopo, sapeva, ma perché le era stato annunciato da Gabriele.
“Fiat'' sì. Perché Ella non ignorava le pagine profetiche sul Cristo e perciò il dolore del Cristo Redentore.

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L' 8-9-48 il Maestro Ss. fa riflettere sulle parole “mio Salvatore'' (Luca c. 10 v. 47) le quali comprovano che Maria ignorava la sua sorte di Immacolata e il suo destino di Madre di Dio.

________________________________________
48.26
8-9-1948.

“Contempla le beatitudini nel Magnifïcat (Lc 1,47), e la grande Verità nascosta nella parola “mio Salvatore”'. A quelli che ti fanno obiezione sulla "secondogenita di Dio'' sulla "anima di Maria parte di Dio'' fa considerare queste due cose: - che Maria nacque da coniugio umano e fu salvata (presalvata o preservata) come tutti gli uomini credenti nel Cristo, in vista dei meriti futuri del Cristo Salvatore.
Se avesse avuta natura divina, come comprendendo male e sempre secondo lettera - perché non sanno leggere con la vita che è spirito - alcuni vogliono capire dalle mie parole esatte, non avrebbe avuto bisogno di essere salvata e perciò Maria, piena ormai di Spirito Santo, non avrebbe chiamato Dio “suo Salvatore”.
II - Ogni anima, essendo "alito, soffio, o spirito di vita'' infuso da Dio alla carne dell'uomo, è parte di Dio. Con più perfezione sarà stata "parte di Dio'' quell'alito, soffio o spirito, che Dio infuse alla carne della futura immacolata Sposa, Madre, Ciborio di Dio e sua Arca.
Ma lasciali fare. Solo le aquile fissano il sole. Solo le api traggono dai fiori il miele. Gli altri non possono figgere lo sguardo nell'infinita Luce che è Verità. E ancora gli altri, dei fiori fanno strame o fieno da ruminazione.
Ma la verità è questa: che l'anima è parte di Dio e che l'anima di Maria era Parte di Dio.
Pure lasciali fare! Chineranno le fronti qui, davanti alla Verità sul suo eccelso Trono, quando per sempre e per un attimo vedranno il Sole che è Verità e saranno “vive aquile'' per l'eternità, o aquile fulminate per l'eternità. Per ora sono pigmei che si credono giganti, notturni uccelli che scambiano il fuoco fatuo della loro scienza per il Sole della mia Sapienza. E sappi però che...
Contempla ancora le beatitudini, le prime, il preludio delle beatitudini del Monte (Mt 5,1-12 ) che sono nel Magnificat (Lc 1,46-55), per chi lo sa leggere. Guarda: Io te le illumino.
La beatitudine della povertà di spirito: Maria non ha avuto gola e non ha avarizia. Non ha desiderato la sua gloria e appena la possiede ne fa parte, sempre parte da allora, a tutta l'umanità. Porta la grazia a Giovanni, la carità alla cugina, il miracolo a Zaccaria. Poi porterà la Grazia nel mondo, la darà agli uomini, sacrificherà il suo amore di Madre e il suo Cuore, tutto, nella vera povertà di spirito. E per questo sarà Regina del Regno dei Cieli. Maria mansuetamente si è offerta, strumento della più grande e dolorosa volontà di Dio: la Redenzione , ed è diventata la Madre che tutte le generazioni della Terra chiameranno beata. Ha ereditato la Terra , dopo il Cielo, perché fu mansueta oltre che senza gola e avarizia. Maria professandosi, non solo a parole, serva di Dio, si consacra al pianto e al dolore, ma già il suo spirito esulta in Dio suo Salvatore perché quelli che piangono saranno consolati.
Maria fu famelica e sitibonda di giustizia stando a mani alzate nell'offerta, perché la giustizia trionfasse nel mondo, dai più teneri anni, e Dio l'ha riempita di Sé, Bene Supremo.
Maria si fa serva per misericordia dell'umanità, e la Misericordia si incarna in Lei e da Lei nasce.
Maria ha temuto Dio e perciò fu angelicamente pura, e vide Dio nella sua duplice Natura, lo allattò, curò, amò come nessuno.
Maria, la Pacifica , generò la Pace , pacificamente, nell'equilibrio costante dei giusti, nel dominio perfetto degli innocenti, accolse il supremo onore e il supremo onere dell'esser Madre di Dio e Corredentrice, e Dio tanto ha fatto in Lei di cose potenti che fra tutti i nati da voler d'uomo è la vera e diletta figlia di Dio.
Maria è l'umile e perciò è esaltata sopra ogni creatura.
E' la perseguitata per fedele amore alla causa della giustizia e per questo il Regno di Dio fu in Lei e Lei è in esso.
L'umile donna di Nazaret oltraggiata, calunniata, schernita e sprezzata sin da quelli del suo sangue, così come Lei stessa cantò nel suo giubilo, è colei che glorifica il Signore per la sua infinita potenza, carità, giustizia, la Voce prima del coro dei Santi, venuti al Regno per essere stati poveri di spirito, poveri di mezzi, ma ricchi in virtù, per essere stati mansueti, afflitti, amanti di giustizia, misericordi, puri, pacifici, perseguitati.
In verità ti dico che, come Maria è nata da voler d'uomo e da seno di donna ed è Figlia di Dio, regina del Cielo, così ogni nato d'uomo può col suo volere avere ciò che ebbe Maria: Dio in sé, e il Regno del Padre suo per i secoli dei secoli”.
 
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view post Posted on 13/12/2011, 09:48

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Il mistero dell’Immacolata Concezione è fonte di luce interiore,
di speranza e di conforto. In mezzo alle prove della vita e
specialmente alle contraddizioni che l’uomo sperimenta dentro
di sé e intorno a sé, Maria, Madre di Cristo, ci dice che la
Grazia è più grande del peccato, che la misericordia di Dio è
più potente del male e sa trasformarlo in bene.
Purtroppo ogni giorno noi facciamo esperienza del male, che si
manifesta in molti modi nelle relazioni e negli avvenimenti, ma
che ha la sua radice nel cuore dell’uomo, un cuore ferito,
malato, e incapace di guarirsi da solo.
La Sacra Scrittura ci rivela che all’origine di ogni male c’è la
disobbedienza alla volontà di Dio, e che la morte ha preso
dominio perché la libertà umana ha ceduto alla tentazione del
Maligno. Ma Dio non viene meno al suo disegno d’amore e di
vita: attraverso un lungo e paziente cammino di riconciliazione
ha preparato l’alleanza nuova ed eterna, sigillata nel sangue del
suo Figlio, che per offrire se stesso in espiazione è “nato da
donna” (Gal 4,4).
Questa donna, la Vergine Maria, ha beneficiato in anticipo
della morte redentrice del suo Figlio e fin dal concepimento è
stata preservata dal contagio della colpa. Perciò, con il suo
cuore immacolato, Lei ci dice: affidatevi a Gesù, Lui vi
salva.(Benedetto XVI – Angelus 8 dicembre 2010)


Preghiamo

Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo,
puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore
semplice che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze:
un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione; un
cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non
serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di
essere riamato; un cuore grande e indomabile così che nessuna
ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa
stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito
dal suo grande amore con una piaga
che non rimargini se non in Cielo.
Ave Maria…

 
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