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| Si riapre la nostra storia, il cammino di una speranza che è attesa e compimento, il mistero di una promessa superiore alla nostra stessa domanda. Verrà il Signore in mezzo a noi. E’ la consolazione di cui è colma la liturgia in questo periodo di Avvento: “Verranno giorni nei quali io realizzerò le promesse di bene”(cf. Ger.33,14).
La profezia di Geremia anticipa e prefigura la parola riportata dal Vangelo di Luca: “La vostra liberazione è vicina”. Ecco, siamo sulla soglia dei tempi nuovi, in cui si compie la presenza di Cristo nella vita di ogni giorno, e in cui si definisce il ritorno decisivo del Signore nella storia dell’umanità.
Sgomento e felicità, paura e desiderio. Tutto ciò accadrà E’ Parola di Dio. Ed Egli è la Verità, la fedeltà di ogni promessa, di ogni parola data. Il Figlio dell’uomo verrà. Con la giustizia che ci giudica, con la misericordia che ci salva.
La Parola Dio ci richiama alla responsabilità dell’amore, alla santità della vita, alla libertà dal peccato e dalla disperazione. Si tratta di “comportarsi in modo degno da piacere a Dio” e di stare bene attenti che i nostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni. Attendere è essere pronti “al momento della venuta del Signore” per poterlo accogliere. Dio vi benedica Vito Matraxia
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