Gesù Luce del mondo

Lettere di Padre Pio ai suoi Direttori Spirituali, Volume Primo - 100 lettere per te (a cura di Padre Pacifico Giuliano

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Mary Lourdes
view post Posted on 4/10/2011, 11:05 by: Mary Lourdes




Padre Pio a padre Agostino

"La corrispondenza epistolare - Preghiere per un ammalato - Un'anima chiamata alla perfzione - Desidera ardentemente la morte, ma questa tarferà ancora a venire"

Pietrelcina, 14 gennaio 1916

Mio carissimo padre,

lo Spirito Santo sia sempre nel vostro cuore e vi faccia santo. Così sia.
Se il mio modo di comportarmi nella nostra corrispondenza può sembrare ad altri poco corretto, voi però che sapete tutto, sapete se non altro compiangermi ed anche compatirmi. Con questa fiducia quindi nell'animo io vi scrivo, ed in pace sopporto le infermità, a cui il divino sposo mi sottopone.
Quanto mi addolora lo stato del nostro venerando vecchio lo lascio immaginare a voi! Egli è atteso dal divin Agnello in cielo. Questo pensiero mi conforta alquanto e questo ancora deve confortare voi e quanti a lui sono uniti nella carità Santa.
Nella mia indegnità non cesso di fare ascendere di continuo le mie povere preghiere al trono di Dio per lui; prego pure la divina pietà a che voglia conservarl in vita ancora per un altro poco, ma che volete? a me sembra impossibile essere ascoltato su questo punto. E poi, a dirvi il vero, ne provo una ripugnanza assai grande nel fare questo, perchè sembrami pure che vogliamo trattenere in carcere un condannato che già è vicino ad acquistare la sua libertà, dopo aver soddisfatto per intero la sua pena.
Ad ogni modo non cesserò di pregare a solo fine di ubbidire a voi che così volete.
Che debbo dirvi di quell'altra anima, che tanta carità mi ha usato davanti al Signore? Beata lei che viene chiamata a gran perfezione cristiana. Il buon Dio l'aiutò in questo viaggio, che non potrà essere certamente non ingombro di grandissime difficoltà. Molto dovrà soffrire per l'ascensione di questo Calvario e non tarderà molto che ne incomincierà ad esperimentare l'asprezza di un tal viaggio. Il Signore Iddio la sorregga come sempre, ed a questo fine non mancheranno le mie povere e deboli preghiere.
Quella vostra espressione: "A me sembra che la fine del tuo terreno esilio non sia lontano", mi ha fatto uscire, nel leggerla, fuori di me stesso. Mi ha arrestato nella lettura della vostra lettera, mi sentii per un istante alleggerire le mie sofferenze che sono insostenibili; i polmoni me li sento alquanto dilatarsi e respirare quasi un'aria pura e refrigerante; quest'aria vivificatrice me la son sentita penetrare per tutte le fibre del corpo, correre per le vene, avvivare ogni globulo, ogni molecola del sangue.
Ho sentito un'ebbrezza dolce assai, una quiete dello spirito e del corpo, pura come un cielo tersissimo che mi ha fatto esclamare dal fondo dell'anima: oh che bel giorno è questo; oh che vista magnifica è quella di chiudere gli occhi del corpo per aprire quelli dello spirito davanti allo sposo divino! Come si sta bene!
La morte me la sento netta, piena di elasticità, il cuore libero e largo come il mare; i pensieri molesti, le cure pungenti, le noie della vita, tutto quel fascio di amarezze, di fastidi, di seccature, di disinganni, di pene, che affannano l'anima mia, quasi per incanto me le sentii sparire, non le ricordavo nemmeno.
Ma, ahimè, di lì a poco mi rinvengo e tutta la vita di prima la sento far peso sulle mie spalle. Mi sento come schiacciato sotto il peso del mio lungo esilio che ancora mi rimane. E' vero che un passo ancora....e la croce sarà piantata sul Golgota, ma bisogna pur convenire che il passo da fare per piantarvi la croce richiede tempo ancora, e poi agonizzarvi lì con gesù se ne passa del tempo.
Piaccia al Signore presentarlo alla mia mennte meno lungo, questo giorno che dovrà spuntare, di quello che mi viene rappresentato. Sento un estremo bisogno parlarvi dell'attuale stato del mio spirito, stato affatto niovo che mi fa orrore a doverne parlare. Per adesso non lo posso affatto, stante le mie attuali condizioni di salute, spero di farlo non a lungo. Il credereste? son quattro giorni, padre mio, che sto a scrivere la presente.
Beneditemi in ogni momento e non mi dimenticate davanti a Gesù.

Fra Pio, cappuccino

A Napoli Gesù mi fece conoscere un'anima veramente degna del suo divin Cuore. Ella mi scrisse verso natale ed io risposti e credo di non aver fatto male. Scrivendomi in seguito, potrò rispondere?
 
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43 replies since 22/10/2010, 20:30   1973 views
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