Gesù Luce del mondo

Lettere di Padre Pio ai suoi Direttori Spirituali, Volume Primo - 100 lettere per te (a cura di Padre Pacifico Giuliano

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Mary Lourdes
view post Posted on 1/8/2011, 10:36 by: Mary Lourdes




Padre Pio a padre Agostino

"Io non mi arresterò di piangere tutte le ore che mi restano" - deplorevole stato dei ciechi spirituali - chi mi assicura che non sia io del numero di questi infelici?" - inizio delle celesti visioni - Le stimmate - La coronazione di spine e la flagellazione - Donna Raffaelina"

Pietralcina, 10 ottobre 1915

Mio carissimo padre,
la pace di gesù custodisca il vostro cuore da ogni macchia di colpa e la Vergine santissima vi ottenga dal suo Figliuolo quell'abbondanza di grazia, che vi faccia sempre camminare in modo degno della vostra vocazione, con ogni umiltà e mansuetudine. Così sia.
Ricevo la vostra ultima, la leggo con stupore e sembrami di sognare ad occhi aperti. Mio Dio! sarà mai vero tutto quello che mi annunziate? E' mai possibile che il Signore abbia da rimanere glorificato in una sì meschinella sua creatura?
Piaccia al Signore di rendere esauditi i nostri comuni voti e di rendere avverato il vostro sogno fatto in mio riguardo!
In quanto a me, io non mi arresterò dal piangere tutte le ore che mi restano da vivere, poichè voi conoscete quanto mi strazia il cuore il vedere tanti poveri ciechi, che fuggono più del fuoco quel dolcissimo invito del divin maestro: "Venite a me voi tutti che avete sete, ed io vi darò da bere"!.
L'animo mio si vede estremamente straziato nel trovarsi di fronte a questi ciechi che non sentono punto pietà per se stessi, avendo le passioni tolto loro talmente il senno, che non sognano neppure di venire a bere a questa vera acqua di paradiso.
Uno sguardo, o padre, e poi ditemi se ho ragione di menare vita infelice per la follia di cotesti ciechi. Mirate come trionfano i nemici della croce sempre più ed in ogni giorno. Oh cielo! costoro di continuo bruciano di vivo fuoco, tra mille desideri di soddifazioni terrene.
Gesù l'invita di andare a dissetarsi di quell'acqua sempre viva. Cesù conosce assai ben quanto bisogno hanno costoro di bere a sazietà di questa nuova acqua, che lui tiene apparecchiata a chi veramente ha sete, per non perire in mezzo alle fiamme dalle quali son dessi divorati.

Gesùrivolge loro quel tenerissimo invito: "venite a me, voi tutti che avete sete, ed io vi darò da bere"; ma, Dio mio! qual risposta ne ottenne da dotesti infelici? Essi danno segno di non intendervi, vi sfuggono e, quello che è peggio, cotesti sciagurati avvezzi da lunga età a vivere in quel fuoco di soddisfazioni terrene, inecchiati tra quelle fiamme, più non sentono gli amorosi vostri inviti e neppure s'avveggono più del pericolo grande, orrendo in cui sono...

(continua...)

 
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43 replies since 22/10/2010, 20:30   1973 views
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