Gesù Luce del mondo

Lettere di Padre Pio ai suoi Direttori Spirituali, Volume Primo - 100 lettere per te (a cura di Padre Pacifico Giuliano

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Mary Lourdes
view post Posted on 23/3/2011, 19:08 by: Mary Lourdes




Padre Pio a padre Benedetto



"La pena dell'amore causata dal bacio e tocco sostanziale di Dio è arrivata al sommo - Dice: son crocifisso d'amore! - Pena intollerabile nel doversi cibare ecc. Se ne sente morire"

Pietrelcina, 18 marzo 1915

Mi carissimo padre,
Gesù è Maria siano sempre con voi e con tutti quelli che l'amano sinceramente. Così sia.
Rispondo con due lunghi giorni di ritardo alla vostra preziosissima lettera, a cagione che la crisi, di cui vi parlavo altrove, in questi giorni più che mai si è andata accentuando. A stento riesco al presente a buttare su questa carta queste brevi parole.
Padre, mi sia concesso sfogarmi con voi almeno: sono crocifisso d'amore! Non ne posso proprio più: l'è questo un cibo assai delicato per chi è avvezzo a cibi grossolani, ed è appunto questo che mi produce di continuo delle fortissime indigestioni spirituali, da crescere a tal punto da far gemere per vivissimo dolore ed amore insieme la povera anima. La meschinella non sa adattarsi a questo nuovo modo che tiene il Signore con lei; ed ecco che il bacio e il toccamento, direi così, sostanziale che questo amorosissimo padre celeste imprime sull'anima, le riesce ancora di una estrema pena.
Il buon Gesù vi faccia comprendere il mio vero stato! Ed intanto vi scongiuro a volermi usare ancora un altro pò di carita e pronunziarvi al riguardo.
Il soddisfare, carissimo padre, alle necessità della vita, come ol mangiare, il bere, il dormire ecc. i riescono di tanto peso, che non saprei trovare paragone se non nelle pene che dovettero sperimentare i nostri martiri nell'atto della suprema prova.
Padre, non crediate che vi sia in questa similitudine dell'esagerato; no, la cosa sta proprio così. Se il Signore, nella sua bontà, non mi toglierà la riflessione, come pel passato nell'atto che debbo soddisfare a tali azioni, io sento che non potrò durarla a lungo, mi sento mancare il terreno sotto i piedi. Il Signore mi aiuti e mi liberi da tanta angoscia! voglia diportarsi con me e trattarmi come mi si conviene. Sono un ribelle continuo alle divine operazioni e non merito affatto di essere trattato in tal guisa.
Accogliete poi, o padre, i miei sincerissimi auguri, che vi faccio di tutto cuore pel vostro onomastico. Voglia il buon Dio esaudire tutti i miei voti, che per voi a lui io fo. Vi accordi un filgidissimo tramonto, assai più splendente di quello che fù la vostra vita.
Questo è il mio augurio, che in me trovo assai più bello per voi.
Il buon Gesù vuole consolare quell'anima, a mezzo mio con una corrispondenza diretta. Diportarsi diversamente sarebbe per la poverina di peggior confusione e di maggior aggravio. Si potrebbe a tal fine, per evitare possibili e seri imbarazzi, indirizzare la mia lettera per lei al suo confessore.
Pregovi, sempre che il troviate giusto, volermi inviare l'indirizzo di lei confessore. Comprendo che questo mi riesci di estrema confusione, ma non si può far diversamente: voi già sapete com'è intransigente Gesù su certi punti.
Non ne posso più; finisco con chiedervi la vostra paterna benedizione ed una preghiera per me al Signore, per la mia sincera conversione a lui.

Il vostro povero
fra Pio, cappuccino
 
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43 replies since 22/10/2010, 20:30   1973 views
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