Gesù Luce del mondo

Posts written by *Enrico*

view post Posted: 24/1/2014, 13:24 San Francesco di Sales - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Venerdi, Settimana della II Domenica dopo l'Epifania

San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa

24.01.2014

Francesco nacque nel 1567, figlio del signore di Boisy dell’antico castello di Sales. Gli studi superiori li fece a Parigi, scegliendo come suoi maestri i gesuiti. Da Parigi passò a Padova, dove si laureò a pieni titoli in giurisprudenza. Ma rinunciò alla brillante carriera che gli si apriva dinanzi, e vedendo lo stato di abbandono in cui vivevano soprattutto i cristiani della regione di Chablais, a 26 anni si fece ordinare sacerdote nella cattedrale di Annecy (1593), mettendosi a disposizione del vescovo per la rievangelizzazione della Savoia.

La fine del secolo XVI non era un tempo felice per la Chiesa cattolica, soprattutto nei paesi dove le idee della Riforma si erano diffuse rapidamente. Nella Savoia la regione di Chablais era passata quasi interamente al calvinismo. Francesco si mise all’opera, prima con la predicazione e poi stampando le sue prediche su foglietti che lasciava presso le famiglie. La sua parola semplice e profonda, la sua personalità mite e comprensiva operavano il ritorno di molti alla fede dei padri. A trentadue anni fu designato vescovo coadiutore, e tre anni dopo vescovo titolare di Ginevra.

Nel suo governo pastorale fu zelante nell’applicare i decreti di riforma del Concilio di Trento. Pastore sollecito e direttore di anime, Francesco fondò l’Ordine della Visitazione, coadiuvato da Francesca Frémyot de Chantal. Scrisse varie opere di carattere spirituale, fra cui il Trattato dell’amor di Dio e la Filotea o Introduzione alla vita devota, dove si fa paladino di una santità che è per tutto il popolo di Dio, e non riservata a chi vive tra le mura dei monasteri: “È un errore, anzi un’eresia - scrive - voler escludere l’esercizio della santità dall’ambiente militare, dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei principi, dalle case dei coniugati... Dovunque ci troviamo, possiamo e dobbiamo aspirare alla vita perfetta”. Moriva il 28 dicembre 1622 a Lione, e dopo soli 33 anni dalla morte era proclamato santo. Gli sarà poi dato anche il titolo di dottore della Chiesa. La sua festa si celebra il 24 gennaio, giorno della traslazione della sua salma ad Annecy.



E' in corso la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].

Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 23/1/2014, 09:52 Noi crediamo, Signore, alla tua parola - La Parola di oggi (a cura di onegirl)
Noi crediamo, Signore, alla tua parola

23.01.2014

Sir 44,1; 46,13a.19 - 47,1; Sal 4; Mc 4,1-20





Samuele, amato dal suo Signore,/ prima dell’ora del suo sonno eterno / attestò davanti al Signore e al suo unto:/ «Né denari né sandali/ ho preso da alcuno»,/ e nessuno poté contraddirlo. (Sir 46)



Il profeta Samuele può vantare di non aver preso nulla per il suo servizio al Signore, ma ogni sua parola e atto sono stati connotati da generosità e dedizione. E questa è l'eredità di un grande testimone.

Così è la piena dedizione di Gesù al disegno salvifico di Dio verso l'umanità. L'atto redentore di Cristo, morto sulla croce e risorto, ci libera dal peccato e ci apre l'accesso a Dio: ci libera dal peccato e ci dà una vita nuova. Grazie all'azione dello Spirito Santo noi diventiamo figli di Dio. Il seme della parabola è simbolo della Parola di Dio; i diversi terreni su cui cade il seme rappresentano le differenti disposizioni d'animo con cui accogliamo o meno la Parola. L'invito del vangelo è di essere attenti nell'ascolto, docili nella messa in pratica e impegnati a tradurre l'insegnamento in opere buone.



Preghiamo col Salmo



Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;

il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Tremate e più non peccate,

nel silenzio, sul vostro letto,

esaminate il vostro cuore.
view post Posted: 23/1/2014, 09:47 San Babila, vescovo, e i tre fanciulli martiri - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Giovedi, Settimana della II Domenica dopo l'Epifania

San Babila, vescovo, e i tre fanciulli martiri

23.01.2014



Babila fu vescovo di Antiochia nel 240 circa, e morì martire durante la persecuzione di Decio, verso l’anno 250. Questi dati fondamentali si ricavano dall’opera dello storico Eusebio di Cesarea. Il Martirologio siriaco del 412 e quello Geronimiano, sempre del V secolo, uniscono alla memoria di Babila quella di tre fanciulli martiri. Anche Giovanni Crisostomo ricorda Babila e i tre fanciulli martirizzati con lui. La tradizione siriaca, nel Martirologio di Rabban Sliba ha conservato i nomi dei tre fanciulli: Barbado, di dodici anni, Apollonio, di nove anni e Urbano, di sette anni.

Altre notizie lasciateci dal Crisostomo su Babila pongono diversi interrogativi. Se poco ci è stato tramandato con garanzia di storicità sulla vita e il martirio del santo vescovo di Antiochia, ben documentata è la sorte delle sue reliquie, di cui ci dà testimonianza ancora Giovanni Crisostomo. Le spoglie di Babila, sepolte nel cimitero di Antiochia, a metà del secolo IV, furono trasferite nel 351-354 a Dafne. È il primo caso di traslazione di reliquie di cui abbiamo sicura testimonianza. Ma nel 362 l’imperatore Giuliano volle ridare vita al culto pagano e per purificare il terreno sul quale sorgeva il tempio fece trasferire nuovamente le reliquie di Babila ad Antiochia, il che avvenne con grande manifestazione di fede.

Nel 380 il vescovo Melezio fece costruire di fronte ad Antiochia un martyrion in onore del santo, dove le sue reliquie furono deposte definitivamente. La memoria liturgica di questo santo di origine siriaca nell’ambito della Chiesa milanese è indice dell’influsso orientale sulla liturgia e sulla vita della Chiesa ambrosiana.



E' in corso la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].
Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 22/1/2014, 09:53 San Vincenzo - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Mercoledi, Settimana della II Domenica dopo l'Epifania

San Vincenzo, diacono e martire

22.01.2014



Vincenzo nasce a Huesca, nella penisola iberica, da una famiglia consolare. Per gli studi fu affidato alle cure del vescovo di Saragozza, Valerio. Divenuto arcidiacono, svolse con competenza i due servizi che caratterizzano il ministero diaconale: l’amministrazione dei beni della comunità e la predicazione del Vangelo. Durante la persecuzione di Diocleziano, Vincenzo venne arrestato e portato a Valenza insieme al vescovo Valerio, dove fu torturato e rinchiuso in prigione.

Posto agli arresti domiciliari perché ritrattasse la sua fede in Cristo, non si piegò, e fu decapitato il 22 gennaio 304. In questo giorno si celebra la sua festa liturgica. La fama del suo martirio, come scrisse sant’Agostino, si diffuse subito “fin dove si estende l’impero romano o il nome cristiano” (Sermo 276,14). Su Vincenzo martire scrissero anche Paolino da Nola, Prudenzio (nel Peristephanon) e Venanzio Fortunato. Del suo martirio abbiamo una redazione del III secolo, raccolta nel Pasionario hispanico.



E' in corso la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].
Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 22/1/2014, 09:51 Noi crediamo, Signore, alla tua parola - La Parola di oggi (a cura di onegirl)
Noi crediamo, Signore, alla tua parola

22.01.2014

Sir 44,1;46,6e-10; Sal 105; Mc 3,31-35



Nei tempi della storia ci furono sempre personaggi coerenti e retti di cuore, fedeli ai comandi del Signore e giusti versi i fratelli: costituiscono fari luminosi per tutte le generazioni. (Sir 46)



Il legame con Cristo si stabilisce mediante il compimento della volontà di Dio: non conta la relazione diretta di parentela. Non ci sono privilegi, nè situazioni prestabilite che ci rendono figli, fratelli e sorelle di Gesù: vale l'ordine della grazia, della fede e della volontà di vivere in Cristo. Ciascuno sceglie di porsi alla sequela di Gesù, in obbedienza al Padre. Obbedire a Dio significa essere disponibili ad ascoltare la sua Parola, ad aderire al suo piano di salvezza, fidarsi pienamente di lui.



Preghiamo col Salmo



Ricordati di me, Signore, per amore del tuo popolo,

visitami con la tua salvezza,

perchè io veda il bene dei tuoi eletti,

gioisca della gioia del tuo popolo,

mi vanti della tua eredità.
view post Posted: 21/1/2014, 16:51 Sant'Agnese - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Martedi, Settimana della II Domenica dopo l'Epifania

Sant'Agnese, vergine e martire

21.01.2014

La memoria di Agnese (dal greco agné, cioè casta) è attestata dal calendario romano più antico, del 354, e dagli antichi sacramentari romani. Inoltre si hanno su di lei numerose testimonianze di grandi Padri, come Ambrogio (che ne descrisse la passione e compose un inno in suo onore), Prudenzio, Girolamo e Agostino. Secondo la tradizione latina, Agnese sarebbe stata una giovinetta martirizzata sulla via Nomentana per la sua testimonianza eroica, dopo vari tormenti. Èstata considerata una delle più illustri martiri della Chiesa, meritando di essere iscritta nel Canone romano, la principale preghiera eucaristica della Chiesa. È anche nota per una tradizione che continua ai nostri giorni, collegata al conferimento del pallio, da parte del Papa, ai metropoliti.

I canonici di S. Giovanni in Laterano, che servono la basilica di S. Agnese, benedicono ogni anno due bianchi agnelli nel giorno natalizio della santa; con la loro lana vengono confezionati i pallii, che il Papa dona agli arcivescovi per indicare che anch’essi, come Agnese, devono essere pronti a dare la vita per la Chiesa, sposa di Cristo.



Nel 662 moriva esule nel Caucaso, Massimo il Confessore, monaco e Padre della Chiesa.

Nato a Costantinopoli nel 580, lasciò l’incarico di segretario dell’imperatore Eraclio per farsi monaco. È autore di opere monastiche sulla preghiera, la lotta contro le passioni e la carità. Processato dall’imperatore, subì l’amputazione della mano destra e della lingua, perché non potesse più scrivere e parlare in difesa della fede ortodossa.



E' in corso la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].
Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 21/1/2014, 16:49 Noi crediamo, Signore, alla tua parola - La Parola di oggi (a cura di onegirl)
Noi crediamo, Signore, alla tua parola

21.01.2014



Sir 44,1;45,23-46; Sal 77; Mc 3,22-30



Diremo alla generazione futura le lodi del Signore. (Sal 77)



La fede passata dai padri ai figli, dai grandi profeti ai giovani d'oggi, perchè le virtù dei padri non scompaiano, è l'intento del Siracide che ci tramanda le figure degli uomini illustri che hanno servito il Signore e si sono mantenuti a lui fedeli.

Mentre l'evangelo di Marco ci porta alla più sottile ostilità al Cristo, alla bestemmia contro lo Spirito: consiste nel giudicare Cristo posseduto da spirito demoniaco anzichè dallo Spirito di Dio. E' una question molto seria perchè Gesù la affronta apertamente e contrasta la posizione di quegli scribi che lo dicevano 'posseduto da Beelzebul' affermando che uno non potrebbe andare contro la sua stessa natura e lui, Gesù, i demoni li combatte e li sconfigge. quindi non può essere risanato chi vuole a tutti i costi identificare Gesù con un demonio.



Preghiamo col Salmo



Il Signore li fece entrare nei confini del suo santuario,

questo monte che la sua destra si è acquistato.

Scelse la tribù di Giuda,

il monte Sion che egli ama.

Egli scelse Davide suo servo

e lo prese dagli ovili delle pecore.
view post Posted: 20/1/2014, 08:50 San Sebastiano, martire - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Lunedi, Settimana della II Domenica dopo l'Epifania

San Sebastiano, martire

20.01.2014



Sebastiano era originario, da parte del padre, della Gallia, probabilmente della città di Narbona, e di madre milanese. A Milano venne educato nella fede cristiana. Arruolato nell’esercito di Diocleziano intorno al 283, divenne capo della prima coorte della guardia imperiale di Roma. Allo scoppio della persecuzione di Diocleziano, sfruttando la sua posizione a corte, aiutò molti cristiani rinchiusi in carcere, e per questo fu condannato a morte dall’imperatore. Venne sepolto sulla via Appia, nelle catacombe che più tardi prenderanno il suo nome. Di lui ci parla sant’Ambrogio nella 20ª Omelia sul salmo 118.
A queste poche notizie storiche se ne aggiungono altre leggendarie, scritte nella Passio del monaco Arnobio il giovane. La condanna a morte del soldato romano venne eseguita su ordine di Diocleziano da un gruppo di arcieri in aperta campagna: legato a un albero e trafitto da frecce, fu lasciato in pasto agli animali selvatici. La matrona romana Irene, andata a raccoglierne il corpo, trovò Sebastiano ancora vivo. Portatolo a casa lo curò. Recuperata la salute, andò al palazzo imperiale a rimproverare l’operato di Diocleziano contro i cristiani. Stupito nel rivederselo davanti, l’imperatore questa volta lo fece fustigare a morte e gettare nella cloaca della città. Lucina, un’altra matrona, ne recuperò il corpo e gli diede sepoltura cristiana. La Depositio martyrum, il più antico calendario di Roma, segnala il luogo originario del suo sepolcro ad catacumbas.
Per le sue piaghe, Sebastiano è invocato come protettore degli appestati, e a Milano, durante la peste del 1576-77, san Carlo Borromeo ne rivivificò il culto.



E' in corso la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].
Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 19/1/2014, 10:29 Noi crediamo, Signore, alla tua parola - La Parola di oggi (a cura di onegirl)
Noi crediamo, Signore, alla tua parola

19.01.2014



Nm 20,2.6-13; Sal 94; Rm 8,22-27; Gv 2,1-11



Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. (Rm 8,22)



L'apostolo Paolo riflette le nostre angosce, i dubbi e le insicurezze, come gemiti di chi ancora non è nella pienezza della propria vita, ma ancora attende che si perfezioni in sè il vero destino, essere figli di Dio.

Una realtà promessa, non un sogno o un'illusione, ma la redenzione piena e concreta di tutto noi stessi. E nel frattempo cosa accade? La continua vicinanza di Dio che ci sollecita a non perderci d'animo, a non ribellarci alla sua parola, perchè lui provvede a ciò che deve avvenire, e mantiene la sua alleanza.

Come l'acqua donata a Meriba agli israeliti che si erano scoraggiati o l'acqua tramutata in vino da Gesù a Cana perchè la gioia dei commensali non venisse meno.



Preghiamo col Salmo



Venite, cantiamo al Signore,

la roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie,

a lui acclamiamo con canti di gioia.

view post Posted: 19/1/2014, 10:25 Cattedra di san Pietro apostolo - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Domenica II dopo l'Epifania

San Bassiano, vescovo

19.01.2014

E' commemorato dalla Chiesa lodigiana come suo primo vescovo il 19 gennaio, perché verosimilmente questo è il giorno anniversario della sua ordinazione episcopale, nel 374, quando ancora a Milano sedeva l’ariano Aussenzio.
Della sua vita conosciamo importanti momenti grazie ai contatti che ebbe con Ambrogio di Milano. Il 3 settembre 381 ad Aquileia si radunarono trentadue vescovi occidentali per risolvere il caso di due vescovi ariani, Palladio e Secondiano. Ambrogio seguì l’interrogatorio dei due accusati, e Bassiano diede il proprio assenso per la loro scomunica. I contatti di Bassiano con Ambrogio continuarono negli anni seguenti, in fraterna amicizia.
Alla fine dell’ottobre del 387, da una lettera di Ambrogio a Felice, vescovo di Como, sappiamo che Bassiano aveva pregato Ambrogio di invitare Felice alla dedicazione di una basilica in onore degli apostoli. Bassiano incontrò ancora Ambrogio nel 393, durante il concilio tenutosi a Milano per condannare Gioviniano, che negava la verginità di Maria in partu, e il valore della verginità e del monachesimo. Nei giorni che precedettero la morte del vescovo di Milano, Bassiano fu accanto a lui, confidente e custode dell’esperienza di Ambrogio morente.
Le spoglie del primo vescovo della Chiesa lodigiana riposarono nella basilica Apostolorum, e poi, dopo la distruzione della città ad opera dei milanesi nel 1158, furono traslate nella cattedrale eretta nella nuova Lodi.

E' in corso la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].
Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 18/1/2014, 21:27 Della gloria di Dio risplende l'universo - La Parola di oggi (a cura di onegirl)
Della gloria di Dio risplende l'universo

Cattedra di S. Pietro, apostolo - festa

18.01.2014



1Pt 1,1-7 (oppure 1Pt 5,1-4); Sal 17; Gal 1,15-19;2,1-2; Mt 16,13-19



L'amore deve sostenere gli anziani della Chiesa nel loro ministero. Essi non sono i padroni del gregge. Il gregge è di Dio, i pastori ne sono i servitori e custodi. (1Pt 5)



La liturgia di oggi è illuminata dal pensiero della paternità di Dio. E' dal Padre che viene ogni cosa buona, e in particolare è dal Padre che viene la vita soprannaturale, il cui inizio e fondamento è la fede in Gesù. E anche Gesù è docile al Padre. Non sceglie di sua iniziativa il primo fra gli Apostoli, ma aspetta che il Padre manifesti la sua scelta e soltanto dopo, quando il riconoscimento di Pietro indica la scelta del Padre, dice a Simone, a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa". C'è dunque un riconoscimento reciproco, basato sull'iniziativa del Padre. Simone riconosce in Gesù il Figlio di Dio, Gesù riconosce in Simone la pietra fondamentale della sua Chiesa.

Dio si è di nuovo manifestato Padre per noi; già ci aveva dato la vita, ora ci ha nuovamente generati, "mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti". Il Padre si è di nuovo rivelato tale donandoci una vita al di là della morte, una vita, dunque, eterna. Questa generosità che il Padre ci ha dimostrato nel passato è evidentemente promessa di una altrettanto grande generosità per il futuro. Infatti Pietro continua: "Ci ha rigenerati per una speranza viva". Realmente tutte le difficoltà, le contrarietà, le tribolazioni della vita, che spesso occupano tutto il nostro orizzonte soffocandoci, Pietro le vede come qualcosa quasi trascurabile, un breve momento di afflizione fra due manifestazioni indescrivibili della bontà e generosità divine.



Tra il 18 e il 25 gennaio di ogni anno si svolge la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Le Chiese cristiane di Milano promuovono iniziative di preghiera e dibattiti per tenere vivo il dialogo ecumenico. Lo stesso avviene in moltissime parrocchie della diocesi. Sono giorni, questi, in cui ci si incontra per pregare l’unico Signore, ciascuno con la propria storia e la propria tradizione, ma tutti insieme uniti nella gioia di una ritrovata fraternità e comunione. Il tema di quest'anno è: «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»



Preghiamo col Salmo



Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,

la tua destra mi ha sostenuto,

mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.

Hai spianato la via ai miei passi,

i miei piedi non hanno vacillato.
view post Posted: 18/1/2014, 21:25 Cattedra di san Pietro apostolo - Santi e Beati (a cura di onegirl)
Sabato, Settimana della I Domenica dopo l'Epifania, Cattedra di san Pietro

Cattedra di san Pietro apostolo

18.01.2014
E' questa una festa attestata già nel più antico calendario romano, la ' Depositio martyrum', al 22 febbraio [nel nuovo lezionario della liturgia ambrosiana è anticipata a oggi]. Nella Roma pagana, per commemorare i defunti, i romani mangiavano presso le loro tombe, attorno a un posto centrale vuoto, a indicare la presenza dei defunti in mezzo ai loro cari. La festa della Cattedra di san Pietro si sovrappone e sostituisce questa festa pagana; si celebrava già nel V secolo nella basilica di S. Pietro con una veglia notturna presieduta dal papa. La data del 22 febbraio è in realtà la data della festa della cattedra di Antiochia che Pietro ha occupato prima di quella romana, ma si è mantenuta la memoria della cattedra di san Pietro a questa data per sottolineare il fondamento apostolico della Chiesa di Roma, e il servizio di presiedere alla carità che la tradizione antica riconosce a Pietro e ai suoi successori.


Oggi si ricorda San Fabiano, papa e martire, di cui ci informa Eusebio di Cesarea, nella sua Storia Ecclesiastica. Appartenente alla comunità di Roma, Fabiano, cristiano autentico e da tutti stimato, si occupava dell'amministrazione della sua campagna. Alla morte di Antero, papa di origine greca, all'unanimità venne scelto come suo successore. Venne consacrato il 10 gennaio 236, e subito si prese cura della comunità, suddividendo la città in sette circoscrizioni ecclesiastiche, affidando ciascuna a un diacono aiutato da un suddiacono, i quali facevano riferimento al presbitero che, incaricato dal papa, provvedeva stabilmente al servizio liturgico. Questi presbiteri incardinati in una chiesa costituirono l'inizio di quello che sarà il collegio dei cardinali. Fabiano si prese cura anche di altre chiese, ordinando vescovi, inviando missionari nelle Gallie, difendendo Origene e occupandosi dei lapsi , cioè di quei cristiani che durante le persecuzioni avevano sacrificato agli idoli per non perdere i propri beni e la vita, e che ora chiedevano di essere riammessi nella comunione ecclesiale. La sua posizione liberale nei confronti dei lapsi contrastava con quella di Cipriano di Cartagine, molto più intransigente nei loro confronti. Quando nel 249 scoppiò la persecuzione di Decio, Fabiano fu preso particolarmente di mira: venne arrestato e martirizzato il 20 gennaio 250. Il suo corpo fu sepolto nella cripta dei papi, nel cimitero di S. Callisto.


Inizia oggi la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani [18-25 gennaio 2014].
Il tema di quest'anno è «Cristo non può essere diviso! (1Cor 1,1-17)»
view post Posted: 17/1/2014, 15:22 Un libro di Speranza - "I Sorrisi di Dio - Perle di Cielo"
Non sarai daccordo con me ma io penso e anche la fede, per quello che posso capire, che un credente non si dispera ma di fronte a tutte le possibilei evenienze, anche alla morte, ma vive nella speranza che nulla le è tolto ma trasforemato e, seppur lontano dalla presenza fisica, è presente e vicino nella memoria, nei ricordi, e sopratutto nella fede in Cristo Gesù nostro Signore.

Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. (2Cor 4,13-14)
165 replies since 24/11/2013