Gesù Luce del mondo


 
Replying to LA NOSTRA FEDE
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Katia-64Posted: 28/4/2011, 22:27
Grazie per queste riflessioni!

Alleluja!
CrisbyPosted: 27/4/2011, 13:32
CITAZIONE (onegirl @ 27/4/2011, 08:52) 
<p align="center">Al giorno d’oggi parlare di fede può sembrare un’utopia. Troppe cose ci portano a vivere la realtà del sociale; la scienza ci fa comprendere quasi ogni cosa, ma haime! Ci sono tante altre cose che ancora oggi, la scienza non può spiegare. Soltanto la fede potrà farci conoscere ogni cosa sotto tutti gli aspetti; potrà donarci quella luce per farci vedere le cose con gli occhi di Dio.

diciamo che la scienza ha il suo ruolo, serve ma per certe cose effettivamente non ha alcun ruolo ed è giusto cosi...

CITAZIONE
Ognuno di noi viene chiamato a vivere nella fede, ad aver fiducia in Dio, non solo a credere, ma a vivere nella gioia osservando i Suoi precetti. Tanti pensano di essere nella fede e ciò gli è sufficiente e non si accorgono che vegetano come uomini senza Dio. Credono e non praticano la Chiesa, non esercitano i precetti di Dio.
Questo tipo di fede non è per niente autentica; è una fede labile, volubile, è come la neve che si scioglie e scivola via. Gesù morto e risorto ci chiede di aver fede i Lui poiché Egli è la Resurrezione e la Vita e chi crede in Lui non morrà, ma vivrà in eterno.

uuuu... troppa gente è cosi.. dice di avere fede, di essere cattolico e seguire cristo poi quando va in chiesa nemmeno ascolta il vangelo oppure chiacchiera con il vicino...
io a riguardo non dovrei parlare visto che ho abbandonato la chiesa per tanti anni e ancora non mi sento degna di poter seguire una messa.


CITAZIONE
Avere fede è difficile. Fin quando tutto va bene, sia in famiglia, sia nel sociale, sia economicamente, viene fin troppo facile atteggiarsi a coloro credono. Quando tutto va bene, quando tutto va per il verso giusto, quando in una famiglia non manca nulla e non si ha a che fare con le malattie e altri dispiaceri, tutto è fin troppo facile.

Si vive, si crede in Dio, ci si diverte, si pensa a cosa dover fare per migliorare la propria condizione, ma nel momento in cui si presentano le malattie e vari altri problemi, allora bisogna rivedersi poiché solo allora, ci si accorge che la nostra fede non è poi così grande né autentica. Quella fede di cui noi andavamo fieri ci porta a riflettere e a farci capire che era una fede accomodante, statica, una fede immatura. Eppure, credevamo!

anche qui... assolutamente d'accordo... molti nel momento in cui dovrebbero effettivamente dimostrare la fede effettivamente si rendono conto che è irreale e che effettivamente non fa parte di loro... fortunatamente ho conosciuto un sacco di persone che hanno scoperto la fede proprio in questi momenti... l'importante però è non rispolverarla solo nel momento del bisogno...


CITAZIONE
Abbiamo bisogno di alimentare la nostra fede, di curarla, di nutrirla con la preghiera e con le nostre opere. Solo allora, nel totale accoglimento e in piena umiltà potremo essere forti nei momenti più bui, più difficili della nostra vita. E’ proprio quando sentiamo l’assenza di Dio che Lui sarà sempre più presente, anche se noi non lo sentiremo. L’importante è che noi ci doniamo a Lui, poveri, tristi, umili, così come siamo, senza porre nessun ostacolo e allora vedremo la presenza di Dio e sapremo riconoscerlo anche nei momenti peggiori della nostra vita.

questo è ciò che sto scoprendo o comunque che ho capito intraprendendo questo cammino di conversione..
onegirlPosted: 27/4/2011, 07:52

Al giorno d’oggi parlare di fede può sembrare un’utopia. Troppe cose ci portano a vivere la realtà del sociale; la scienza ci fa comprendere quasi ogni cosa, ma haime! Ci sono tante altre cose che ancora oggi, la scienza non può spiegare. Soltanto la fede potrà farci conoscere ogni cosa sotto tutti gli aspetti; potrà donarci quella luce per farci vedere le cose con gli occhi di Dio.

Ognuno di noi viene chiamato a vivere nella fede, ad aver fiducia in Dio, non solo a credere, ma a vivere nella gioia osservando i Suoi precetti. Tanti pensano di essere nella fede e ciò gli è sufficiente e non si accorgono che vegetano come uomini senza Dio. Credono e non praticano la Chiesa, non esercitano i precetti di Dio.

Questo tipo di fede non è per niente autentica; è una fede labile, volubile, è come la neve che si scioglie e scivola via. Gesù morto e risorto ci chiede di aver fede i Lui poiché Egli è la Resurrezione e la Vita e chi crede in Lui non morrà, ma vivrà in eterno.

Avere fede è difficile. Fin quando tutto va bene, sia in famiglia, sia nel sociale, sia economicamente, viene fin troppo facile atteggiarsi a coloro credono. Quando tutto va bene, quando tutto va per il verso giusto, quando in una famiglia non manca nulla e non si ha a che fare con le malattie e altri dispiaceri, tutto è fin troppo facile.

Si vive, si crede in Dio, ci si diverte, si pensa a cosa dover fare per migliorare la propria condizione, ma nel momento in cui si presentano le malattie e vari altri problemi, allora bisogna rivedersi poiché solo allora, ci si accorge che la nostra fede non è poi così grande né autentica. Quella fede di cui noi andavamo fieri ci porta a riflettere e a farci capire che era una fede accomodante, statica, una fede immatura. Eppure, credevamo!

Anche i discepoli di Emmaus credevano…, eppure, sulla via di Emmaus, camminando insieme a Gesù, i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Dissero a Gesù: “Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro, e non hanno trovato il Suo corpo”.

Dunque, anche noi come loro, siamo incapaci a riconoscerlo. Credevamo…, speravamo…, ma nel momento in cui ci si chiede di avere più fede, perché tutto va male, non siamo capaci di vedere con gli occhi della fede, quasi fossimo privi di fiducia e ci scoraggiamo. Ci facciamo cullare e sballottare dalle onde del mare, incapaci di reagire e di prendere vigore. Non così, ci vuole il Signore.
Gesù ancora oggi, -Pane spezzato - si dona a noi con amore affinchè anche i nostri occhi si aprano per riconoscerlo. Allora, dopo, potremo dire, come i discepoli di Emmaus: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”(Lc.24,32).

E continua la Scrittura dicendo:”E partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”(Lc.24,33-34).

Bene, cari fratelli, ciò che a noi manca, è proprio la certezza del voler partire “senza indugio” e “riunirci in preghiera con gli altri fratelli”. Soltanto allora, potremo affermare come i primi discepoli che Gesù è davvero risorto.

Abbiamo bisogno di alimentare la nostra fede, di curarla, di nutrirla con la preghiera e con le nostre opere. Solo allora, nel totale accoglimento e in piena umiltà potremo essere forti nei momenti più bui, più difficili della nostra vita. E’ proprio quando sentiamo l’assenza di Dio che Lui sarà sempre più presente, anche se noi non lo sentiremo. L’importante è che noi ci doniamo a Lui, poveri, tristi, umili, così come siamo, senza porre nessun ostacolo e allora vedremo la presenza di Dio e sapremo riconoscerlo anche nei momenti peggiori della nostra vita.

I nostri occhi si apriranno alla fede e riconosceranno che Gesù è veramente risorto.
Alleluja alleluia.
Dio vi benedica
Vito Matraxia


Buona Giornata a tutti voi fratellini e sorelline <3<3<3
Corro a studiare.
A stasera!!!!!!!!!!